"Cucinare è come amare... o ci si abbandona completamente o si rinuncia."
(Harriet Van Horne)


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venerdì 31 dicembre 2010

(post scaramantico...)

volete sapere perchè? Leggete il post precedente... ;-)

...il 2010 volge al termine...

Toh guarda un pò! E' l'ultimo giorno del 2010!!
Premetto che prima di mettermi a scrivere ho riletto i post dell'anno scorso in questo periodo per puro scrupolo, non avrei voluto correre il rischio di ripetermi... E meno male che ho avuto questo scrupolo di coscienza perchè effettivamente le cose simili accadute sono veramente tante...
Praticamente pur non avendolo deciso a tavolino, la vigilia e il giorno di Natale di quest'anno si sono svolti nello stesso e identico modo: vigilia a casa io e mia mamma, con un sonno tremendo che ci ha persino impedito di andare alla Messa della mezzanotte... e Natale a casa degli zii coi cugini... e anche quest'anno abbiamo sposato la politica dello zero regali. Ci saranno tempi migliori!!!

Per quanto riguarda Capodanno invece, a differenza dell'anno scorso non farò nulla... ho atteso invano che saltasse fuori un evento come quello dell'anno scorso, ma il mio maestro e la sua compagnia di ballo sono di ritorno da una tournée in Giappone quindi non hanno organizzato nulla.

Detto questo volete per caso sapere se io sono tra quelli che saluteranno il 2010 con un bel gesto dell'ombrello? Ebbene si, e lo farò anche più di una volta!
Purtroppo la lista degli anni consecutivi poco felici va avanti e aggiunge un'altra tacca. C'è sempre qualcuno che mi critica quando oso lamentarmi su qualcosa che riguarda solo me, ma mi scivola abbastanza addosso... Credo che questi anni poco sereni siano il prezzo da pagare per una felicità che presto arriverà.

Tra le altre cose del 2010 butto via volentieri: la stanchezza tremenda, le persone false che si sono avvicinate a me solo per interesse e che sono già delle meteore, l'invidia e la cattiveria sul lavoro, il tempo perso, le vacanze non fatte, le frequenti coliche , il freddo, il digitale terrestre.
Al contrario tengo volentieri: le pochissime persone sincere su cui posso sempre contare e quelle che ho ritrovato dopo tanti anni, un percorso che ho intrapreso e di cui ora non posso parlare, le nuove idee e i nuovi progetti, la mia nuova filosofia di vita il cui motto è: "me ne fotto", ma anche "non mollare mai", la legge Tremonti per dare respiro alle aziende congelando i mutui per un anno (GRAZIE!!!).

Anche quest'anno non posso esimermi dal pensare ai buoni propositi per l'anno nuovo, ma mi limiterò a dire che sono principalmente 5, alcuni dei quali presenti da alcuni anni, ma mai realizzati... così come la maggior parte di quelli dell'anno scorso!

E veniamo al blog.... ci sono foodblooger che sono diventate professioniste, altre che sono al secondo libro a tema, altre ancora che hanno più followers di una pagina di Facebook al limite di amicizie richiedibili... e io?? Sono inqualificabile!! Tante belle parole l'anno scorso e poi mi ritrovo a chiudere un anno con soli 16 post...
Oh, acciderbolina, allora questo è il diciassettesimo post! Bene, vorrà dire che ne seguirà subito uno anche senza contenuto...
Praticamente ho più ricette in archivio di quelle già pubblicate!!! Ce la posso fare!!!!!

E' abitudine tra i foodblogger scegliere le 10/12 foto migliori dell'anno da pubblicare nell'ultimo post... Beh avendo all'attivo solo 16 post sarebbe quasi come scegliere una foto per ogni post... allora ho pensato di scegliere solo 3 foto non necessariamente per meriti fotografici, ma anche per quello che quel piatto ha rappresentato...

...La mia prima vera Cheesecake fatta in casa!!! Riuscita perfettamente al primo tentativo... veramente divina oltre che bellissima!! La torta che sin da bambina ho sempre ordinato al ristorante quando non sceglievo i Profiteroles!

...I Gingerbread li adoravo ancora prima di provare a farli... troppo carini!! Poi quando li ho fatti mi sono piaciuti ancora di più!! Un impasto incredibile!! Veloce e meraviglioso da lavorare... e che dire del sapore speziato?? Favoloso!!

...la crostata di frutta è un classico, ma qui la vera particolarità è la decorazione che riproduce la bandiera cubana! E' una torta che ho regalato alla mia carissima amica e maestra di ballo cubana Niovis Soto (e che su sua richiesta ho anche rifatto!). Buonissima e bellissima, poi quando si tratta di Cuba si tocca un argomento a me molto caro!

Ok, basta dilungarmi... allora....

auguro BUON ANNO a tutti voi nella speranza che il 2011 porti ad ognuno quello che desidera!


venerdì 24 dicembre 2010

...Santa Claus is coming to town...

Oggi faccio una breve apparizione sul blog solo augurare a tutti coloro che passeranno di qui un BUON NATALE e un FELICE ANNO NUOVO.
Mi porto avanti perché non so se da qui a Capodanno riuscirò ancora a postare qualcosa… si, lavoro anche in questo periodo (anche se non tutti i giorni) e ho le solite mille cose in ballo…
Avevo anche detto che non mi sarei fatta coinvolgere dalle ricette natalizie e invece un piccolo dolcino tematico lo farò per il pranzo di domani, ma chissà quando comparirà su queste pagine!!!  Anche perché andando contro ad ogni norma di buon senso, mi avventurerò su un dolce mai provato prima per il pranzo di Natale... quindi non avendolo mai fatto potrebbe anche riuscirmi male!

Gli auguri ve li farò con questi due video…

Il primo è il video che ho realizzato per il mio negozio:


…il secondo video invece sposa una causa nobilissima in tema di Sclerosi Multipla e CCSVI.
Invito tutti a condividerlo nei propri blog oltre che nelle bacheche di Facebook per far sì che l’informazione circoli…  Io l'ho fatto subito appena me ne hanno parlato e ho messo il video anche nella colonna a destra di questo blog, così è sempre visibile.


Se volete saperne di più c'è anche un sito www.iovorrei.org
Un plauso speciale al mio amico Emiliano Bertaggia che partecipa a questo progetto e che ha curato le foto per il calendario.


 

Buone feste.


F.

domenica 12 dicembre 2010

Gnocchi di zucca


Mentre scrivo vorrei essere sotto il piumone o al limite a fare shopping natalizio con una carta di credito illimitata, invece sono al lavoro e approfitto di un momento senza clienti per dedicarmi al blog… Bello il Natale coi negozi aperti 7 giorni su 7, vero???!!! Ecco magari per chi deve lavorare un mese senza riposi non è così entusiasmante…

Per me che sono la titolare del negozio è un po’ meno fastidioso, visto che lavoro per me, ma le commesse e i commessi di tutti i negozi hanno tutta la mia solidarietà!

In tema culinario, qui a El Paladar Feliz continua il filone di ricette legate alla zucca. E se ne avete già abbastanza, sappiate che ce ne sono ancora…

Stavolta si tratta degli gnocchi di zucca.
Mi sono affidata a GZ per la ricetta, raccogliendo una vera e propria sfida…
Di cosa parlo?? E’ subito spiegato: se leggerete i numeri commenti dei lettori appena sotto la ricetta, vi accorgerete che molti hanno trovato difficoltà nel realizzarla ottenendo spesso un risultato non soddisfacente. In poche parole, a molti l’impasto è rimasto talmente appiccicoso da non poter essere lavorato.

Ho cercato di carpire tutti i suggerimenti sia delle ragazze di GZ che di altre persone che si sono cimentate con successo e così inizialmente mi sono attenuta alle dosi indicate nella ricetta originale. Poi ho aggiunto un cucchiaio di olio evo, che avrebbe dovuto contribuire a rendere l’impasto lavorabile. Alla fine però anche a me è venuta fuori una roba appiccicaticcia, anche se abbastanza lavorabile (insomma mai come l’MMF di cui parlai qui!!!!!!)!… seppur con qualche difficoltà. Avrei potuto aggiungere ad oltranza farina col rischio di coprire il sapore della zucca, ma caso vuole che ne avessi poco più di quella indicata nella ricetta…
Così con un po’ di fatica ho ricavato degli gnocchi bruttini da vedere (anche per colpa dei filamenti della mia zucca), ma tutto sommato buoni da mangiare! Nonostante fossero molli appena preparati e che nemmeno il riposo in frigo li avesse induriti, una volta cotti hanno preso la giusta consistenza.



Ingredienti:

350 gr polpa di zucca
350 gr patate
180 gr farina 00 (più quella da aggiungere nel caso l’impasto fosse impossibile da lavorare)
1 uovo
1 pizzico di cannella
1 pizzico di noce moscata
1 cucchiaio di olio evo (aggiunta non prevista dalla ricetta originale)


Accendere il forno a 180°.
Tagliare la polpa di zucca a fette e infornarle per circa 20-25 minuti, ponendole su di una placca (o in una teglia) rivestita con carta forno.
Quando la zucca sarà cotta, estrarla dal forno e lasciarla intiepidire, poi passarla al passaverdura o allo schiacciapatate.
Mentre la zucca si cuoce lessare le patate con tutta la buccia in acqua salata, e quando saranno cotte, scolarle, lasciarle intiepidire e poi sbucciarle e passarle anch'esse al passaverdure.
Alla purea di patate unire quella di zucca in un’unica terrina dove aggiungere anche la farina, l’uovo, la cannella, la noce moscata, il sale e il pepe e l’olio ed impastare bene gli ingredienti tra loro fino a che il composto risulti omogeneo, liscio ma non duro.
Aggiungere eventuale farina per ottenere un impasto meno appiccicoso.
Porre una capiente pentola, contenente dell’acqua, sul fuoco e portarla ad ebollizione.
Quindi, su di una spianatoia, passare a formare dei lunghi bastoncini, tagliare a pezzetti delle dimensioni di una grossa nocciola e adagiarli su un vassoio infarinato.
Quando tutti gli gnocchi saranno pronti, gettarli nell’acqua bollente attendendo che risalgano in superficie: appena riaffioreranno, prenderli con una schiumarola e scolarli bene.

Io li ho conditi con un semplice sugo di pomodoro, ma va benissimo anche il classico burro e salvia (foto oscena... pardon!!).



domenica 5 dicembre 2010

Parmigiana di zucca e patate


Come promesso eccomi a parlare nuovamente di ricette nel mio spazio!
E, come anticipato ieri (si, proprio così, un post ieri e uno oggi!! Roba da non credere, come una food blogger di quelle precise e puntuali!!) si parlerà di zucca!
Ogni anno quando arriva il periodo delle zucche so che l’orticello di mio zio Giovanni non mi deluderà e infatti porto a casa puntualmente il mio bottino!!

Quest’anno avendo a disposizione due zucche, una di dimensioni modeste e una enorme, ho pensato di cimentarmi sia in preparazioni salate che dolci vista la versatilità straordinaria di questo ortaggio!

Quanto alle foto di questa e delle prossime ricette ci tengo a precisare che sono peggio del solito (e non lo dico per fare la “fighetta” che fa finta di sminuire il proprio lavoro sapendo che invece è buono solo per farsi fare mille complimenti!), ma è arrivato l’autunno e su Milano vuole dire cielo grigio, sole pressoché inesistente e luce talmente scarsa che spesso anche in pieno giorno sembra notte! Non possedendo mezzi adeguati in grado di ricreare le giuste luci, mi avvalgo solo della misera finestra della mia sala, spesso insufficiente…
Alcune foto, come queste, sono state addirittura scattate nel mio negozio dal momento che la mattina prima di uscire di casa non ho avuto il tempo per farle… Lì la luce è decisamente migliore grazie all’ampia vetrina, però le condizioni non sono ottimali… infatti provate ad immaginare di fermarvi a guardare la vetrina di un negozio di articoli per la danza (il mio…) e scorgere all’interno una cretina (che poi sarei io, la titolare) in ginocchio intenta a fotografare un piatto con del cibo poggiato su un pouf! Quindi per evitare di regalare questa mia immagine indecorosa in quel contesto, ho scattato in tutta fretta!





Ok, finite le precisazioni ecco la ricetta semplicissima… ops, dimenticavo di dire che la ricetta è del Cavoletto , con alcune piccolissime variazioni sul tema e sul procedimento.




Ingredienti:

1 kg di zucca (circa)
4 o 5 patate
un mix di avanzi di formaggi (Asiago – Toma – Provola) in proporzioni variabili (Sigrid ha messo la mozzarella)
Parmigiano grattuggiato
Noce moscata
burro
sale


Tagliare la zucca e le patate a fettine sottili e farle bollire per 6/7 minuti (Sigrid ha cotto al vapore).
Scolare molto bene e in una teglia fare degli strati alternando patate, zucca, formaggi, noce moscata, Parmigiano, poco sale e poi ricominciare fino ad esaurimento degli ingredienti.
Al termine qualche fiocchetto di burro e infornare a 180 gradi per una mezz’ora avendo cura di far dorare la superficie.


sabato 4 dicembre 2010

...del mio ritorno al blog che non ho mai veramente abbandonato!

C’era una volta un blog di cucina… questo… cioè il mio!
Parlo al passato perché entrandoci qualche giorno fa
dopo diverso tempo ho avuto l’impressione, persino io che ne sono l’autrice, di essere davanti ad un blog passato a miglior vita… o quanto meno abbandonato!
Quindi se qualcuno ha pensato che avessi deciso di mollare l’attività del blog ha sbagliato di grosso!
Difficilmente io abbandono una cosa che ho iniziato, diciamo che ogni tanto sono costretta a lasciare momentaneamente in stand by, ma poi torno! Un po’ come col decoupage e… la danza (mannaggiaaaaaaaa!!!).
L’ultima ricetta postata risale a luglio, ma dietro le quinte le attività tipiche della food blogger continuano… infatti, cucino, fotografo, compro libri di cucina, compro ammenicoli vari che probabilmente non utilizzerò mai e che non so più dove riporre… il tutto sempre proporzionato al mio quasi inesistente tempo libero. In altre parole non potrò mai tenere i ritmi di alcune food blogger che seguo, ma nel mio piccolo mi difendo abbastanza bene… Soprattutto se si pensa che oltre agli hobbies ho anche un negozio da gestire!!!! E siamo sotto Natale!!!

Allo stato attuale sono più le ricette in archivio che quelle pubblicate! Il problema è che alcune di queste sono state realizzate talmente tanto tempo fa che mi ritrovo le foto, ma non ricordo assolutamente la ricetta… Come dite? Perché non ti sei appuntata ingredienti e procedimento o il link del sito da cui l’hai presa? Ma certo che l’ho fatto! Però, essendo io la donna dei post-it (ma anche dei bigliettini volanti, del retro degli scontrini, insomma tutto ciò che mi capita a tiro quando ho urgenza di scrivere), di sicuro ho preso nota, ma non so dire dove si trovino quei bigliettini!
Prima o poi salteranno fuori!

Come avevo già detto tempo fa, da anni ormai sono afflitta da un non specificato problema intestinale, forse di origine nervosa, che alterna periodi acuti ad altri di silenzio. Non ho nulla di organico per fortuna, però questo esclude anche una cura specifica quindi sono costretta a continuare ad andare per tentativi. Dopo mesi di attesa, ad ottobre ho fatto una visita da un luminare della gastroenterologia e oltre ai consueti esami mi ha indicato di seguire una dieta il più possibile priva di lattosio, e di evitare anche i dadi industriali, il cibo in scatola, i salumi confezionati e schifezze simili.
Per la prima volta mi sono attenuta abbastanza scrupolosamente alle indicazioni, sobbarcandomi la menata del dover leggere sempre tutte le etichette al supermercato. Ebbene, sto malefico lattosio è praticamente ovunque… Sapevo di essere intollerante al latte e da tempo lo avevo eliminato, ma pensavo che per esempio i biscotti della colazione pur contenendo latte non fossero dannosi per me… Ho eliminato anche quelli sostituendoli con i biscotti privi di lattosio (buoni lo stesso) che in molti supermercati si trovano (si, lo so, sono una food blogger, ma mica ho tempo di farmi costantemente i biscotti per la colazione!!).
Devo ammettere che questa faticaccia ha portato i suoi frutti, infatti sto decisamente meglio!
Di conseguenza anche le mie ricette si adegueranno e se già prima usavo poco il latte, ora lo userò ancora meno! Il problema sarà cucinare sempre senza ricotta, mozzarella, crescenza… vabbé qualche sgarro ogni tanto me lo concederò!
Quello di cui invece non sono pentita, è di aver eliminato i dadi industriali. Infatti quasi per scherzo ho provato a seguire la scia delle amiche che fanno i dadi in casa e ho scoperto una cosa favolosa… con poca spesa e poca fatica li ho fatti anche io… per ora solo quelli vegetali. E il risultato è stato sorprendente!! Ma di questo ne parlerò in maniera approfondita un’altra volta!

Oltre alla pubblicazione delle ricette, questo blog ha bisogno di un bel restyling… però sapendo già che dovrò faticare dietro ai capricci di Blogger, farò le modifiche poco alla volta…
Tempo fa avevo modificato l’header da questo:




a questo:



…che non è più attuale!!!

Altra piccola modifica è quella di aver cambiato il “font” nel testo dei post con questo che adoro e sto utilizzando ovunque… lo trovo più ordinato e rilassante…

Per il resto mi sembra giusto segnalare che durante la mia assenza sono state superate le 50.000 visite a questo blog!!! Cifra irrisoria per molti, ma per me degna di nota!

Ora passo e chiudo e rimando a prestissimo con le ricettuzze!!!
Giusto per essere un pochino coerente col periodo inizio dalle più recenti che vedono come protagonista nel dolce e nel salato la ZUCCA!
Il tema natalizio, che molte di voi amiche food blogger già state trattando, ve lo lascio… quest’anno non credo che mi cimenterò in nulla che sia legato a questa festa…

Ciao!

domenica 11 luglio 2010

Sfogliata mediterranea



Pare che oggi sia la giornata più calda dell'estate, almeno a Milano.
La cosa non mi tocca più di tanto visto che ultimamente, a parte il lavoro, conduco una vita da eremita, perchè mi gira così... e a casa mia c'è abbastanza fresco.
Mi riprometto sempre di andare in piscina visto che non andrò in vacanza neanche quest'anno, ma nonostante tra Milano e Provincia ce ne siano a decine, la domenica di riempiono all'inverosimile e mi passa la fantasia se penso di dover fare a gomitate per trovare un metro quadrato dove stendere l'asciugamano.
Sono solita alternare periodi di mondanità ad altri di "assenza dalle scene"...
Da precisare che per "mondanità" intendo la mia attività preferita: la salsa!! E cosa altrimenti??
Le discoteche tradizionali non le ho mai sopportate... per me e per tutti i malati della salsa, le uscite serali sono quasi esclusivamente per andare a ballare.
Quanto all'assenza dalle scene diciamo pure che stavolta sto proprio esagerando, ma finirà...





Come già detto in altre occasioni a casa mia nemmeno il caldo mette a riposo il forno. Impossibile farne a meno… Soprattutto quelle sere che arrivo a casa alle 20 passate e per non fare la solita pasta al volo, forno + pasta sfoglia sono la soluzione al problema… E dentro?? Dipende…quello che offre frigo e dispensa…
Questa che ho chiamato “Sfogliata mediterranea” è nata proprio così, e siccome è riuscita bene, è diventata una ricetta da rifare non solo nei momenti di emergenza.






Ingredienti:
1 rotolo di pasta sfoglia pronta (meglio se rotonda)
1 etto di prosciutto cotto a fette
1 mozzarella (o formaggio tipo Galbanino)
5/6 pomodorini ciliegini
Una decina di olive verdi denocciolate
Origano
Semi di papavero
Semi di sesamo
Srotolare la pasta direttamente dentro la teglia che andrà in forno.
Ricoprirne metà col prosciutto cotto.
Aggiungere la mozzarella e i pomodorini a dadini entrambi ben sgocciolati, le olive a pezzetti.
Cospargere con un po’ di origano.
Richiudere la sfoglia a metà formando una mezzaluna e sigillare bene i bordi bagnandoli con poca acqua.
Spennellare la superficie con un pochino di acqua e cospargere di semi di papavero e sesamo.
Infornare in forno già caldo a 220° fino a completa doratura.
Ci vorrà almeno mezz’ora.





lunedì 5 luglio 2010

NEW YORK Cheesecake alle fragole




Ecco quello che era stato previsto sta succedendo: abbiamo aspettato giorni e giorni, anzi, settimane intere per godere dell’estate che sembrava non arrivare mai, e ora che è arrivata di prepotenza, giù tutti a lamentarsi che fa troppo caldo!
Resta inteso che per me dovrebbe essere estate tutto l’anno, perché adoro il caldo e odio il freddo, però ammetto che quello di questi giorni è proprio un caldo tremendo… non tanto come gradi visto che siamo intorno ai 32/35, ma come tasso di umidità che è altissimo e fa percepire la temperatura molto più alta, col fastidio dell’afa a rincarare la dose…

Per me non ci sarà scampo visto che, mentre la prima ondata di milanesi è già partita, io anche quest’anno non mi muoverò dalla mia amata Milano. Non per scelta, quanto per mancanza di possibilità… :-(
Tanto non c’è problema, perché di cose da fare ne ho sempre troppe quindi non corro il rischio di annoiarmi… anzi, per dirla tutta ho delle idee che riguardano il lavoro, ma non solo, che voglio sviluppare al più presto quindi eccomi sistemata per le feste!!!

E ora mettetevi seduti e dedicate un minuto di silenzio, seguito da una standing ovation a questo capolavoro della pasticceria…
Io ho il solo merito di aver riprodotto fedelmente la ricetta originale del California Bakery
Ladies & Gentlemen, ecco a voi il mio primo e sublime New York Cheesecake alle fragole
Bello da vedere e seducente al palato!

Si, lo so che ora molti di voi mi staranno insultando perché ormai il Cheesecake è un classico per tutti, quindi non capirete il perché di tutto questo clamore… beh, le motivazioni sono tante…
Innanzitutto perché vale sempre la regola che le cose più semplici (nella preparazione e negli ingredienti) sono le migliori, in cucina come nella vita.
In secondo luogo perché quando si inventa una ricetta può essere buona o meno buona, ma essendo nuova non ci sono termini di paragone, quindi è solo una questione di gusto. Se invece si riproduce un piatto famoso e universalmente conosciuto allora non deve essere solo buono, ma deve anche essere fedele all’originale se si vuole dire di aver rifatto proprio quella ricetta col suo nome… e riuscire al primo tentativo ad azzeccare tutto, dal sapore, alla consistenza, all’aspetto è una soddisfazione… inevitabile direi, avendo utilizzato la ricetta giusta!
Infine perché pur essendo difficile fare delle classifiche, il Cheesecake è sempre stato uno dei miei dolci preferiti, quello che ho sempre ordinato al ristorante sin da piccola, insieme ai Profiteroles, quindi rifarlo in casa è una vera libidine!

Il Cheesecake può essere consumato così al naturale…





… oppure ricoperto da uno strato di salsa di fragole o frutti bosco ad esempio, o di cioccolato fuso…





In alcune ricette è contemplato anche uno strato di panna acida tra la base e la copertura di frutta/cioccolato…
Nella mia ricetta non era presente già in origine la panna acida, ma io l’avrei comunque omessa. In compenso ho decisamente abbondato con la salsa alle fragole… E la prossima volta copertura di cioccolato!!






Visto il tripudio di latticini nella crema, più i biscotti Digestive (ma quanto sono buoni anche mangiati così da soli???) che sono ricchi di fibre e l’abbondanza di fragole ero sicura che questo peccato di gola avrebbe scatenato le ire del mio colon irritabile, invece siccome il mio intestino è sì ribelle, ma non si capisce a quali regole si opponga, pur avendone mangiate numerose fette, non ho avuto alcun effetto collaterale!! Boh!












Ingredienti
(x una tortiera a cerchio apribile da circa 28 cm):

Per la base:
300 gr. di biscotti secchi Digestive1/4 di cup* di zucchero bianco
175 gr. di margarina
cannella quanto basta
pochissimo miele

Per la crema
360 gr. di Philadelphia
250 gr. di ricotta
1/2 cucchiaio da tè di scorza di limone fresco
un goccio di estratto di vaniglia (io ho usato una bustina di vanillina)
4 uova
200 gr. di zucchero bianco
150 gr. di panna liquida
40 gr. di yogurt bianco
1/2 cucchiaio da tè di farina bianca

Per il topping:
un cestino e mezzo quindi circa 300 gr di fragole pulite
+ alcune per decorare
1 cucchiaio circa di zucchero


Per la base:

Frullare i biscotti secchi, in modo da avere una polvere.
Aggiungere la margarina sciolta a bagnomaria, lo zucchero, la cannella e il miele.
Impastare il tutto al fine di ottenere un composto granuloso, facile da maneggiare.
Rivestire le pareti e la base dello stampo.
Per fare si che il composto aderisca perfettamente alle pareti, aggiungere un po più di miele all'impasto rispetto alle indicazioni date. (io non l’ho fatto)

Per la crema:
Mischiare in una ciotola il Philadelphia, la ricotta, lo zucchero, la vaniglia e la scorza di limone fino ad ottenere una crema omogenea.
Successivamente aggiungere le uova e girarle lentamente. Per finire aggiungere lo yogurt, la farina e la panna fresca.
Versare la crema nello stampo e infornare a 160° per 55 minuti, nel forno già caldo.

Per il topping:frullare delle fragole con lo zucchero finchè non diventa una salsa omogenea.
Versare sulla torta e decorare con altre fragole.
Servire con altra salsa di fragole da aggiungere eventualmente.





giovedì 17 giugno 2010

Torta "pallone" con pere e cacao




Buongiorno, mi chiamo Francesca e sono la “proprietaria” di questo blog…
No, non è che sono proprio impazzita, è solo che viste le mie sempre più sporadiche apparizioni su queste pagine, ho pensato che fosse il caso di ripresentarmi a chi legge… si perché credo che le anime pie che mi seguivano, di cui vedo ancora la presenza nella colonna a lato, si saranno dimenticate, giustamente, di me… Portate pazienza, è mondo difficile, ho sempre un miliardo di cose da fare e agendo per priorità, purtroppo il lavoro viene prima di tutto e quindi il blogghino è stato messo da parte. Così come il passaggio nei vostri blog… non sono più aggiornata sulle vostre ultime novità, però anche voi scusate, volete rallentare un po’?? ;-) Mi ci vorrebbero tutte le mattine libere per tenermi al passo coi vostri post… e siccome le mattine libere (ma nemmeno i pomeriggi) non ce le ho, ecco che nella sezione di Google Reader dedicata ai miei food blog preferiti ci sono tanti bei numerini alti che corrispondono al numero di post non letti per ciascuno dei blog… ce la farò prima o poi, tanto l’estate è appena cominciata (almeno nel calendario visto che poi il meteo non ci sta regalando grandi soddisfazioni…) e io anche quest’anno non mi muoverò da Milano. Olééééééé….

Pescando nel mio archivio avrei dovuto per logica scegliere la ricetta che da più tempo giace lì in attesa, invece no… dopo aver esitato un attimo desiderosa di postare il mio recentissimo capolavoro, quello con cui credo di aver superato me stessa (anche se la ricetta non era mia), ho optato per questa preparazione per diversi motivi.
Intanto diciamo subito che si tratta di una toTTa… si, avete letto bene… da qualche tempo la parola “torta” è stata quasi definitivamente sostituita con “toTTa”, grazie (o per colpa) dell’influenza dell’amica beddazza Claudia, che nei suoi post mi reintroduce puntualmente nella cultura siciliana…

Pochissimi giorni fa direttamente dalla Silikomart mi è arrivato questo originalissimo stampo a forma di mezzo pallone da calcio. E siccome si da il caso che non solo io sia un’appasionata di questo sport, ma sono anche tifosa della squadra che ha conquistato il “triplete di tituli”, vale a dire l’INTER, ho voluto usarlo subito… Volevo rendere un tributo alla mia squadra decorando la torta “pallone” con i colori nerazzurri… Come già visto in passato però, le decorazioni che prevedono coloranti e artefici vari non fanno tanto per me, per cui ho abbandonato l’idea appena ho realizzato che avrei dovuto attraversare Milano per trovare il colorante nero in gel della Decora.
Così giusto per testare lo stampo ho fatto una toTTa senza decorazione, che però è venuta esteticamente perfetta (almeno di fuori). E buona, soprattutto il giorno dopo.








La ricetta è tratta da questo bellissimo libro, il primo di una lunga collana uscita di recente in edicola. Io mi sono fermata al primo libro visto che era quello a prezzo promozionale! Per prenderli tutti ci vuole un leasing e uno scaffale libero che non ho in questo momento!
Tra l’altro le ricette sono curate anche da Simone Rugiati!!!!!






La ricetta in questione prevede il classico abbinamento pere/cioccolato ed è una delle centinaia di possibilità offerte da questo binomio. Nel libro ci sono anche altre versioni sempre con questi due elementi. Quindi avendo temporaneamente messo da parte le sperimentazioni sui dolci a base di mele, do ufficialmente inizio al nuovo tormentone delle mie preparazioni: il cioccolato, da solo o con altri abbinamenti tipo con le pere appunto… e qui non ci sarà fine secondo me!











Ingredienti:
100 gr farina bianca
200 gr mascarpone
3 pere
3 tuorli
2 albumi
110 gr zucchero
35 gr cacao amaro in polvere
¼ di bustina di lievito per dolci


Sbucciare le pere, eliminare il torsolo, tagliarle a cubetti, metterle in una terrina, irrorarle col succo di mezzo limone (per evitare che anneriscano) e metterle da parte.
Sbattere i tuorli, gli albumi e lo zucchero con una frusta fino a rendere il composto schiumoso e di colore giallo intenso.
Aggiungere il mascarpone lavorato a crema e amalgamare bene il tutto.
Setacciare la farina e il cacao in polvere sul composto ottenuto, mescolare bene e aggiungere il lievito e le pere a cubetti (ben sgocciolate e magari passate leggermente nella farina per evitare l’anti-estetico effetto delle pere che si spiaccicano sul fondo che per la fretta ho ottenuto io).
Foderare uno stampo con carta da forno (nel caso fosse di silicone come il mio ovviamente basta solo ungerlo leggermente al primo utilizzo) e versarvi l’impasto; livellare con un cucchiaio e infornare 180 gradi per circa 40 minuti.













domenica 2 maggio 2010

Torta glassata al limone



Eccomi! Oggi ho messo il blog in cima alle priorità!
Il periodo che sto vivendo non é dei migliori sotto ogni punto di vista, ma passerà, nel frattempo la cosa migliore da fare è concentrarmi su me stessa…
(Una volta tanto, breve e ottimista! Yeah!)





Ma veniamo alla ricettuzza, presa a caso dal mio nutrito archivio.
Si tratta di una torta al limone, senza creme, solo tanto succo e scorza di limone nell’impasto, con un risultato molto spugnoso. A completare tutto un’abbondante glassa reale come copertura.
E fonte della mia felicità: il tanto desiderato stampo di silicone a forma di rosa!! Come dite?? Ormai è cosa vista e rivista nei blog?? E’ vero, ma io non ce l’avevo, quindi per me è comunque una gioia… Poi mi è stato praticamente regalato insieme ad altri carinissimi che, non so quando, verranno utilizzati per altre bontà.
Essendo il primo utilizzo, sono giustificata per aver leggermente bruciacchiato la parte alta?? Si, dai…

La ricetta è tratta dal blog di Merchi, una ragazza spagnola (anche il blog è in spagnolo!!).



Ingredienti:

250 gr farina
180 gr zucchero
4 uova + 1 albume per la glassa
1 cucchiaio di lievito per dolci
200 ml di panna da cucina
Il succo e la scorza di due limoni
90 ml di olio di semi di girasole
2 cucchiai colmi di aroma di limone
200 gr circa di zucchero a velo per la glassa

Sbattere le uova (tenute a temperatura ambiente da almeno un’ora) con lo zucchero fino a raddoppiarne il volume.
Aggiungere l’olio a filo senza smettere di sbattere.
Aggiungere la panna, l’aroma, il succo e la scorza di limone e continuare a battere per amalgamare tutto perfettamente.
Setacciare la farina col lievito e aggiungere al composto poco alla volta.
Una volta ottenuto un impasto omogeneo, versarlo nello stampo imburrato e infarinato (a meno che non sia di silicone).
Infornare in forno già caldo a 180 gradi per circa 40 minuti.
Una volta fredda e sformata, ricoprire con una glassa reale fatta con un albume, circa 200 gr di zucchero a velo e un cucchiaino di limone.








domenica 28 febbraio 2010

Risotto con verdure e mele



Mi accorgo che il tempo sta letteralmente volando… i mesi passano velocissimi e come al solito ho l’impressione, che poi è molto reale, di non aver portato a termine niente o quasi. Ma questa deve essere la mia solita patologica autocritica. O forse mi prefiggo troppe cose che umanamente non si possono fare in una vita normale. Certo che se potessi godere del lusso di non lavorare, cioè non di essere disoccupata disperata, s’intende, ma essere casalinga per scelta in quanto economicamente tranquilla, allora sì che ne farei di cose… invece mi tocca lavorare e pure parecchio…
L’unica cosa che mi sembra non passare mai è questo freddo malefico. Non ricordo un inverno così freddo, o forse sono particolarmente intollerante alle temperature rigide quest’anno più che mai. Oltre tutto ogni tanto di punto in bianco tra neve e pioggia e grigio esce una giornata di sole bellissima, come quella di ieri che addirittura faceva pensare al definitivo arrivo della primavera viste le temperature assolutamente piacevoli… e invece tac… oggi di nuovo aria fredda, cielo tetro e pioggia incessante… e basta!








E allora non resta che proporre un bel risottino con le verdure ed un altro ingrediente un po’ insolito per chi ha una mente un po’ tradizionalista come me, ma sto cercando di diventare più alternativa… certo che se ci fosse ancora mio papà, lui si che avrebbe storto il muso di fronte a certe trasgressioni culinarie…
Quasi dimenticavo di dire di cosa si tratta… della mela!!
Il complesso è veramente delizioso…. Poi il risotto mette veramente d’accordo tutti!

Per farvi capire quanto sono in arretrato con le ricette, questa è stata fatta alla fine dell’inverno scorso, quindi quasi un anno fa, e io la pubblico solo ora… potevo tacere e spacciarla per appena fatta, ma che ci volete fare, sono troppo sincera!!
La ricetta è tratta da Sale & Pepe di Novembre 1998, con alcune leggere modifiche mie nelle dosi e nel procedimento.






Ingredienti:

200 gr riso
1 zucchina
1 carota
1 spicchio cipolla
Olio evo
Brodo
1 mela piccola
1 patata
2 cucchiaini di curry
1 bustina di zafferano
Sale


Soffriggere la cipolla tritata in un giro di olio evo.
Unire la carota, la zucchina, la patata e la mela tagliate a dadini.
Dopo poco aggiungere il riso e cuocere unendo poco per volta il brodo caldo.
A cottura quasi ultimata aggiungere il curry e alla fine lo zafferano diluito in poco brodo.
Regolare di sale.
Fare riposare e servire accompagnato da scaglie di Parmigiano.


 
 

giovedì 11 febbraio 2010

Reginette con pomodorini gratinati e melanzane viola



Ieri è stato il compleanno di mia mamma!!
55 anni di donna con un’energia e una volontà che sinceramente io non ho nemmeno nei miei migliori propositi… Anche se in questi giorni, causa influenza tremenda, queste sue caratteristiche hanno lasciato il posto ad uno stato febbrile, quasi comatoso accompagnato da un aspetto da zombie…
Poverina, il giorno del compleanno con l’influenza è proprio una sfortuna! Che è pure il 17!!

Dato che ormai è ufficiale e risaputo che io sono l’addetta ai dolci in famiglia e tra gli amici, verrebbe da pensare che questo post abbia proprio come soggetto una bella tortazza, ma se avete dato un occhiata alle foto si parlerà di tutt’altro…
Sì, perché tra negozio, cane da portare fuori anche la mattina presto e la sera tardi (momenti in cui di solito ci pensa mia mamma), e il resto delle peripezie quotidiane, chiaramente il tempo e la voglia per mettermi a fare torte non c’è stato… poi la mamma non aveva nemmeno appetito (cosa più unica che rara!!) e per finire in bellezza in questo periodo non abbiamo proprio voglia di festeggiare niente...





Quindi ho deciso di postare dopo mesi e mesi dalla realizzazione, la ricetta di una pasticedda (come direbbe la sua creatrice) scopiazzata dalla mitica biddazza Claudia cambiando solo il formato di pasta, lei bucatini, io reginette.
E l’attinenza con le giornate di ieri e di oggi c’è, e come!!
Intanto perché sia Claudia che la ricetta di oggi sono siciliane che più siciliane non si può… quindi come mia mamma…
E poi perché ieri a Milano c’era una pioggia incessante e domani sarà ancora così, mentre oggi c’è un bellissimo sole, che se non si pensa al fatto che ci sono 6 gradi può far venire in mente la bella stagione… così questo piatto in questa giornata di tregua climatica ci sta proprio bene!
Claudia dice che è un piatto estivo, estivo, estivo, però devo dire che pure d’inverno si fa apprezzare!

Ultimo, e poi forse la smetto di parlare a raffica, le foto di questa pasta, ma soprattutto di alcuni degli ingredienti che la compongono, aprono una mia fase di sperimentazione fotografica. Tranquilli, i miei mezzi rimangono sempre quelli poverelli di sempre, quindi la solita super digitale compatta (di qualità, ma pur sempre una compatta, quindi niente di professionale), il solito angolo striminzito sotto la finestra e i soliti mezzi low cost per creare delle pseudo scenografie guardabili…
In questo caso ho confermato l’efficacia di un semplice cartoncino bianco che (forse sarà una mia impressione) valorizza la luce e i colori degli oggetti rappresentati, dando spesso l’effetto che i soggetti siano sospesi in aria. Evvai, ho scoperto l'acqua calda!!! :-)





















Ed inoltre ho trovato interessante prendere come soggetto i frutti della terra…
Penso che continuerò… prossimamente su questi schermi… (non so quanto presto però) … il Signor Broccolo Romano!!! Olééé…






Ingredienti (per due persone):
160 g di reginette
una melenzana viola
15 pomodorini ciliegia circa
un mazzetto di basilico
uno spicchio d'aglio
un ciuffo di prezzemolo
parmigiano grattugiato
un cucchiaio di pangrattato
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
Lavare la melanzana, asciugarla, affettarla non troppo sottile e arrostirla su una griglia.
Porre le fette arrostite dentro una ciotola con 5-6 cucchiai d'olio e un trito di basilico e aglio.
Scaldare il forno a 150°C.
Tritare il basilico rimasto con il prezzemolo, trasferire in una ciotola con il parmigiano il pangrattato e una macinata di pepe.
Tagliare a metà i pomodorini, trasferirli con la parte tagliata rivolta verso l'alto su una teglia foderata con un foglio di alluminio leggermente unto d'olio, salare leggermente e spolverizzarli con il trito aromatico.
Irrorare con un filo d'olio e infornare per circa 25 minuti.
Cuocere la pasta in abbondante acqua salata, scolarla al dente e trasferirla nella ciotola con le melanzane, precedentemente tagliuzzate grossolanamente.
Mescolare e fare insaporire.In ultimo aggiungere i pomodorini, un filo d'olio, una macinata di pepe fresco (io non l’ho messo), mescolare e servire.