Ma andiamo allora a introdurre la ricetta di oggi...
Spesso quando mi presento a qualcuno una delle cose che dico è che mi piace essere una "mezcla", parola che in spagnolo indica una mescolanza, una fusione di provenienze geografiche diverse, infatti io sono nata e cresciuta a Milano da madre siciliana e padre pugliese... Se a questo aggiungiamo che ho parenti anche a Napoli e in Calabria e frequentazioni di anni di amici latinoamericani capite come tutto ciò possa influire anche sulla mia cucina.
Oggi è la mia parte "lumbarda" a presentare questo dolce tipico della tradizione della mia regione, che a dire il vero ho assaggiato per la prima volta solo pochi mesi fa dal panettiere a fianco al mio negozio. Seppur buonissimo, non credo sia molto giustificato il poco onesto prezzo di circa 2 euro cadauno proposto dal suddetto panettiere... anche considerando che gli ingredienti e la preparazione sono molto semplici!
La ricetta l'ho presa da uno dei miei punti di riferimento: http://www.giallozafferano.it/ , così come questa breve storia del Pan de Mej:
"Il pan meino (o pan de mej), è un tipico dolce Lombardo; il suo nome deriva dalla parola miglio, ingrediente molto usato in antichità e che, mischiato ad altre farine, serviva per produrre il pane.Con il tempo, il normale pane di miglio, si trasformò in un delicato dolce zuccherato che, secondo la tradizione, veniva preparato il giorno di San Giorgio (23 aprile per il calendario ambrosiano), data antica in cui si stipulavano i contratti per la fornitura di latte tra mandriani e lattai.Il giorno di San Giorgio, data in cui fiorivano i sambuchi, si solennizzava quindi l’antico patto preparando il pan de mej cosparso di fiori di sambuco e i lattai, per l’occasione, regalavano ai propri clienti la panna liquida per accompagnare questo delizioso dolce, abitudine che continuò a persistere nel tempo."
Ingredienti per circa 10 Pan de Mej:
150 gr burro
200 gr farina 00
300 gr farina di mais fioretto
1 bustina di lievito in polvere
1 pizzico di sale
fiori di sambuco (facoltativi, si trovano in erboristeria)
3 uova di gallina medie
1 bustina di vanillina
150 gr zucchero
zucchero al velo
Sciogliere il burro in un pentolino a fuoco basso e lasciarlo raffreddare.
Intanto sbattere le uova con lo zucchero e la vanillina con una frusta o meglio un robot e poi aggiungere il burro freddo e il sale.
Trasferire in una ciotola molto capiente e unire le due farine mischiate e passate al setaccio.
Mescolare dapprima con un cucchiaio di legno e poi passare a lavorare il tutto con le mani fino a formare una palla.
Formare delle palline e poi schiacciarle fino ad ottenere dei cerchi di circa 8 cm di diametro e alti un centimetro.
Disporli sulla placca del forno ricoperta da carta da forno ben distanziati visto che in cottura tenderanno non tanto a gonfiarsi quanto ad allargarsi.
Cospargere con i fiori di sambuco.
Spolverizzare con zucchero semolato e poi abbondante zucchero al velo.
Infornare in forno già caldo a 180 gradi per 20 minuti.
150 gr burro
200 gr farina 00
300 gr farina di mais fioretto
1 bustina di lievito in polvere
1 pizzico di sale
fiori di sambuco (facoltativi, si trovano in erboristeria)
3 uova di gallina medie
1 bustina di vanillina
150 gr zucchero
zucchero al velo
Sciogliere il burro in un pentolino a fuoco basso e lasciarlo raffreddare.
Intanto sbattere le uova con lo zucchero e la vanillina con una frusta o meglio un robot e poi aggiungere il burro freddo e il sale.
Trasferire in una ciotola molto capiente e unire le due farine mischiate e passate al setaccio.
Mescolare dapprima con un cucchiaio di legno e poi passare a lavorare il tutto con le mani fino a formare una palla.
Formare delle palline e poi schiacciarle fino ad ottenere dei cerchi di circa 8 cm di diametro e alti un centimetro.
Disporli sulla placca del forno ricoperta da carta da forno ben distanziati visto che in cottura tenderanno non tanto a gonfiarsi quanto ad allargarsi.
Cospargere con i fiori di sambuco.
Spolverizzare con zucchero semolato e poi abbondante zucchero al velo.
Infornare in forno già caldo a 180 gradi per 20 minuti.
Consigli e considerazioni:- non avendo avuto tempo di girare alla ricerca degli ingredienti perfetti ho fatto a meno dei fiori di sambuco e ho utilizzato una semplice farina di mais (la farina della polenta) che è forse leggermente meno fine di quella fioretto. Credo che a dolce finito la differenza sia stata quella che si sentiva la consistenza della farina di mais normale in bocca, ma io ho addirittura trovato la cosa piacevole;
- dovendo ad un certo punto del procedimento lavorare l'impasto con le mani, seguendo alla lettera le indicazioni io mi sono trovata con un composto troppo appiccicoso così ho aggiunto un quantitativo a buon senso di farina bianca. Il composto è risultato alla fine malleabile al punto giusto e non più appiccicoso. Forse per questo motivo, se proprio devo trovare il pelo nell'uovo, rispetto ai Pan de Mej del mio panificio i miei risultavano leggermente meno morbidi, ma comunque friabili e buonissimi;
- non avendo a disposizione due placche per il forno e non volendo fare due turni di cottura ho fatto l'errore di non distanziare a sufficienza i Pan Meini, che crescendo molto in diametro, si sono praticamente attaccati tutti e a fine cottura avevano quasi formato un dolce unico.
Ovviamente questo non va ad intaccare il sapore, ma solo l'estetica che poi è importante anche per le nostre foto da postare! In effetti nelle foto si vede che i miei Pan Meini per questa disattenzione non sono venuti perfettamente rotondi... ma era la mia prima volta quindi mi si può perdonare!
- dopo aver fatto raffreddare i Pan Meini ho preferito dare un'ulteriore spolverata di zucchero al velo.
- i Pan Meini si conservano benissimo per diversi giorni.
- dovendo ad un certo punto del procedimento lavorare l'impasto con le mani, seguendo alla lettera le indicazioni io mi sono trovata con un composto troppo appiccicoso così ho aggiunto un quantitativo a buon senso di farina bianca. Il composto è risultato alla fine malleabile al punto giusto e non più appiccicoso. Forse per questo motivo, se proprio devo trovare il pelo nell'uovo, rispetto ai Pan de Mej del mio panificio i miei risultavano leggermente meno morbidi, ma comunque friabili e buonissimi;
- non avendo a disposizione due placche per il forno e non volendo fare due turni di cottura ho fatto l'errore di non distanziare a sufficienza i Pan Meini, che crescendo molto in diametro, si sono praticamente attaccati tutti e a fine cottura avevano quasi formato un dolce unico.
Ovviamente questo non va ad intaccare il sapore, ma solo l'estetica che poi è importante anche per le nostre foto da postare! In effetti nelle foto si vede che i miei Pan Meini per questa disattenzione non sono venuti perfettamente rotondi... ma era la mia prima volta quindi mi si può perdonare!
- dopo aver fatto raffreddare i Pan Meini ho preferito dare un'ulteriore spolverata di zucchero al velo.
- i Pan Meini si conservano benissimo per diversi giorni.
nn l'ho mai provato però mi ispira moltissimo,mi sa che lo proverò presto...cmq complimenti per il blog,bacioni imma
RispondiEliminaVeramente io da "lumbarda" non avevo non solo mai assaggiato questo dolce tipico ma non ne avevo neanche mai sentito parlare.....quindi tu sei decisamente messa meglio di me!
RispondiElimina@imma: grazie per i complimenti, ma sono ancora all'inizio con questo blog, nel senso che ho diverse ricette già fatte e fotografate, ma nn ho il tempo per inserirle in un post come si deve e ne ho ancora di + in progetto... tu invece ne hai fatte tantissime!!
RispondiElimina@roxy: vedi questo ti fa capire come la cucina sia un ambito immenso... impossibile conoscere tutte le specialità anche solo della propria regione... e se pensi poi che quasi di ogni ricetta ci sono sempre diverse versioni, il gioco diventa infinito!
Grazie, sono contenta di essere utile anche ad una sola lettrice...