Ieri è stata una giornata assurda dal punto di vista climatico.
Di notte aveva nevicato con raffiche di vento fortissimo.
Al mattino aveva smesso di nevicare e almeno cinque centimetri di neve erano di nuovo riusciti a coprire le auto. Per carità, niente in confronto a quello che sta succedendo nel centro Italia, ma io sono assolutamente intollerante alla neve e mi basta anche un centimetro per rovinarmi la giornata.
Di notte aveva nevicato con raffiche di vento fortissimo.
Al mattino aveva smesso di nevicare e almeno cinque centimetri di neve erano di nuovo riusciti a coprire le auto. Per carità, niente in confronto a quello che sta succedendo nel centro Italia, ma io sono assolutamente intollerante alla neve e mi basta anche un centimetro per rovinarmi la giornata.
Fino a mezzogiorno però il freddo era tollerabile. Nel pomeriggio invece è arrivata un'aria gelida allucinante. Vi dico solo che per arrivare dall'angolo della strada al mio portone (neanche 50 metri) mi si è ibernato il naso e la bocca e mi mancava persino il respiro... Non c'è niente da fare, il mio benessere è legato ad una temperatura mai inferiore ai 25 gradi!
Per proiettare la mia mente su qualcosa di più piacevole e anche per non dare l'impressione di essere una che cucina solo dolci, oggi ci trasferiamo direttamente nella mia amata Sicilia. Per rafforzare il potere evocativo che le foto dovrebbero avere, ho piazzato in bella vista una ceramica che raffigura la Trinacria, simbolo della Sicilia. Sono molto affezionata a quel robino lì dal momento che l'ho comprato io stessa l'ultima volta che sono stata in Sicilia in un momento particolare, alla fine della mia stagione lavorativa in un villaggio turistico nei pressi di Messina. E ora campeggia fiero nella mia cucina!
Così oltre ad evocare sapori unici potremo pensare al mare, al caldo, all'estate!!!!
Ma quando arrivi estate???
E siamo in buone mani visto che la ricetta di oggi arriva nientepopodimenoche dal grande chef paleMMitano Filippo La Mantia!!
Non voglio sentir dire che non sapete chi è... se proprio siete ignoranti in materia, correte su Google e provvedete!
Lui è uno chef di quelli che piacciono a me! Di quelli che cucinano cose che ti sfamano e che richiamano senza dubbi la Sicilia.
Inoltre apprezzo il fatto che lui abbia il coraggio di dire che ci sono ingredienti che non gli piacciono e li esclude dalla sua cucina!
A lui succede con aglio e cipolla, a me col pesce principalmente (anche per motivi di salute essendo intollerante) e c'è sempre gente pronta a storcere il muso non pensando che non siamo tutti uguali!
Infine mi ha molto colpito la sua storia e come sia cominciata la sua avventura in cucina.
La ricetta che vi propongo oggi è uno dei suoi cavalli di battaglia, famosissima in rete e per non farci annoiare, Filippo ne ha proposte diverse versioni.
Ecco la mia (con alcune modifiche!) che Filippo ha realizzato durante la sua partecipazione ad una trasmissione tv. Fresca, delicata, buonissima!!Per proiettare la mia mente su qualcosa di più piacevole e anche per non dare l'impressione di essere una che cucina solo dolci, oggi ci trasferiamo direttamente nella mia amata Sicilia. Per rafforzare il potere evocativo che le foto dovrebbero avere, ho piazzato in bella vista una ceramica che raffigura la Trinacria, simbolo della Sicilia. Sono molto affezionata a quel robino lì dal momento che l'ho comprato io stessa l'ultima volta che sono stata in Sicilia in un momento particolare, alla fine della mia stagione lavorativa in un villaggio turistico nei pressi di Messina. E ora campeggia fiero nella mia cucina!
Così oltre ad evocare sapori unici potremo pensare al mare, al caldo, all'estate!!!!
Ma quando arrivi estate???
E siamo in buone mani visto che la ricetta di oggi arriva nientepopodimenoche dal grande chef paleMMitano Filippo La Mantia!!
Non voglio sentir dire che non sapete chi è... se proprio siete ignoranti in materia, correte su Google e provvedete!
Lui è uno chef di quelli che piacciono a me! Di quelli che cucinano cose che ti sfamano e che richiamano senza dubbi la Sicilia.
Inoltre apprezzo il fatto che lui abbia il coraggio di dire che ci sono ingredienti che non gli piacciono e li esclude dalla sua cucina!
A lui succede con aglio e cipolla, a me col pesce principalmente (anche per motivi di salute essendo intollerante) e c'è sempre gente pronta a storcere il muso non pensando che non siamo tutti uguali!
Infine mi ha molto colpito la sua storia e come sia cominciata la sua avventura in cucina.
La ricetta che vi propongo oggi è uno dei suoi cavalli di battaglia, famosissima in rete e per non farci annoiare, Filippo ne ha proposte diverse versioni.
Ingredienti per 4 persone:
350 gr sedanini
350 gr sedanini
2 arance
basilico
50 gr di mandorle pelate (preferibilmente di Avola)
2 pomodorini
1 melanzana
Caciocavallo q.b. (preferibilmente ragusano)
olio evo
sale
(la ricetta prevede anche 50 gr di capperi sotto sale di Pantelleria e 2 acciughe sott'olio che io ho omesso)
Procedimento:
Friggere in olio evo le melanzane tagliate a fettine.
Sbucciare le arance al vivo togliendo tutte le parti bianche amare, mettere la polpa nel frullatore e aggiungere olio evo, mandorle, pomodorini, basilico (capperi e acciughe se li volete!).
Frullare per circa un minuto.
Impiattare e aggiungere dell'altro Caciocavallo e del basilico per decorare.
Bella ricettina. Mandi
RispondiEliminagrazie!
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