"Cucinare è come amare... o ci si abbandona completamente o si rinuncia."
(Harriet Van Horne)


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mercoledì 25 gennaio 2012

Biscuit



Un detto recita: "l'onestà paga"... sarà vero?
Fino ad ora soprattutto in campo lavorativo a me non ha portato grandi risultati positivi, anzi, ho sempre visto avanzare chi è stato tutt'altro che onesto, ma voglio pensare che pagherà nel lungo termine.
Il fatto è che se onesto ci si nasce, si potrà correggere il tiro a seguito delle numerose fregature ricevute, ma sarà difficile scostarsi troppo dalla propria natura.

E allora siccome sono onesta non ho fatto la foodblogger perfettina che fotografa solo gli angoli perfetti di un piatto e magari nasconde le parti ammaccate o bruciacchiate. No! A costo di fare brutta figura, ma soprattutto sforzandomi di venir meno alle manie di perfezione tipiche dei nati sotto il segno della Bilancia, vi faccio vedere tutto e vi racconto i retroscena di eventuali risultati imperfetti.
Dopo tutto lo avevo già fatto qui raccontandovi del primo tentativo fallito col Pan di Spagna e qui col risultato fallimentare con l'MMF.
Sbagliando s'impara!

Allora, oggi vi parlerò di un esperimento fatto ormai oltre un anno fa.
Sfogliando il meraviglioso libro "La Grande Pasticceria - Torte e Crostate" edito da Mondadori ad opera dell'Accademia Maestri Pasticceri Italiani avevo deciso di cimentarmi nella preparazione del biscuit che mi sarebbe servito per comporre il dolce che sarà oggetto del prossimo post.
Indecisa tra le diverse ricette di biscuit presenti sullo stesso libro ho scelto quella che troverete a seguire.
Mi è capitato di affermare più volte che i dolci sono il mio punto forte visto che praticamente sempre mi riescono bene già dalla prima volta, anche se, per esempio, la distanza tra me e il maestro Luca Montersino è come andare da Milano a Sidney a piedi...
Ecco il biscuit però non è un dolce qualsiasi... fa parte di quella categoria di preparazioni semplici, ma che possono fregarti. Infatti ha un'insidia principale e io ci sono cascata in pieno.

La difficoltà in questione è quella dei tempi di cottura. Dettaglio che può pregiudicare la composizione del dolce e il risultato finale estetico e di consistenza.
Infatti bisogna attenersi ai tempi di cottura indicati che solitamente indirizzano verso una permanenza in forno breve. Il biscuit va sfornato ancora bello chiaro che potrebbe sembrare crudo. Dico potrebbe perchè in realtà non è crudo per davvero!
Se lo si lascia troppo, vale a dire anche un paio di minuti in più si indurisce.
Se fosse un dolce da mangiare così come viene fuori dal forno, poco male, ma il problema è che il biscuit va farcito e poi arrotolato e se è anche leggermente indurito quando si arrotola rimane rigido o nei casi peggiori si rompe.

Come potete vedere dalla foto inclemente che ho pubblicato sono stata abbastanza fortunata perchè solo la parte finale e solo da un lato si è leggermente indurita, quindi non si è rotta arrotolando, ma è rimasta un pò rigida. L'altro lato invece era a posto (evidentemente il forno era più caldo da una parte) e il sapore era comunque ottimo!

Me lo fate un applauso all'onestà? Avrei potuto fotografare solo il lato venuto bene... ;-)

Ma andiamo a vedere come realizzare il biscuit.

Ingredienti:

4 uova
120 gr zucchero semolato
1 limone non trattato
50 gr farina 00
50 gr fecola di patate
30 gr burro
sale

Procedimento:

In una terrina sbattete i tuorli con lo zucchero con una frusta elettrica.
Quando saranno chiari e spumosi, aggiungere la scorza grattuggiata del limone.
Montate a neve fermissima gli albumi con un pizzico di sale e incorporateli ai tuorli, alternando 1 cucchiaio di albume a 1 di farina precedentemente mescolata con la fecola setacciata.
Unite infine il burro fuso e lavorate finche la pasta sarà liscia e omogenea.

...e qui viene la parte piu delicata... attenzione prego!

Preparate la placca del forno spennelandola con un pò di burro e sovrapponetevi la carta da forno, poi spennellate con altro burro.
Versate l'impasto al centro del foglio e stendetelo delicatamente con una spatola.
Cuocete in forno già caldo a 160° per 12 minuti (mi raccomando, non 10 e non 14!!!!).
A cottura ultimata, rovesciate la pasta su un canovaccio leggermente inumidito.
Spennellate la carta da forno con acqua man mano che la staccate dal biscuit: questo stratagemma semplificherà l'operazione e vi aiuterà ad evitare di rompere il biscuit.
A questo punto, arrotolate la pasta aiutandovi con il canovaccio e lasciatela raffreddare a temperatura ambiente.
Una volta fredda potrete srotolarla, farcirla e riarrotolarla, sempre con grande delicatezza perchè il pericolo di romperla è sempre in agguato!!

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