"Cucinare è come amare... o ci si abbandona completamente o si rinuncia."
(Harriet Van Horne)


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lunedì 23 gennaio 2012

...di amicizia, di Sicilia e del "ciavuro" di Scorza d'Arancia... in un post lungo e molto "zuccarato"!

Ho già fatto anche di recente su queste pagine delle considerazioni sul fatto che la vita virtuale fatta di social networks e blogs possa arricchire la vita reale soprattutto grazie alle persone conosciute attraverso la rete.
Quindi sfatiamo la leggenda che essere molto presente in rete voglia dire estraniarsi dal mondo e diventare asociale.

Grazie a FB ad esempio, ho capito come delle persone che conoscevo da secoli nella vita reale non fossero così amiche come mi avevano fatto credere per anni.
E al contrario altre che che nella vita reale non mi avevano del tutto conquistata, grazie ai social network sono state in grado di farsi conoscere meglio per quelle che sono e io ho dovuto piacevolmente ricredermi.

Poi arriva il turno dei blog. Qui si parte da un interesse comune, la cucina in questo caso, cosa che dovrebbe rendere più facile l'instaurarsi di amicizie virtuali che poi magari diventano anche reali. Invece non è sempre così, perchè il mondo dei foodblog è complesso e con il successo che tutto il discorso food sta avendo ultimamente, per molti il blog diventa un lavoro o un veicolo per lavorare nell'ambito della cucina.
E spesso tutto ciò significa anche ottenere una certa popolarità e seguito nell'ambiente. Purtroppo però non tutti sono in grado di gestire questa pseudo fama (si perché di questo si tratta...) e si montano la testa, si ergono a paladini della cucina e guardano dall'alto in basso chi non ha raggiunto cotanti successi (ma de che? ...direbbero a Roma).

Purtroppo ho avuto a che fare con un personaggio simile, che apparso nella foodblogosfera più o meno insieme a me, ha raccolto maggiori successi rispetto a me che, nel frattempo ero affaccendata nella non facile impresa di gestire un'impresa (scusate il gioco di parole voluto!), quindi un filino più occupata di chi può dedicarsi a padelle e post tutti i giorni... fatto stà che la suddetta nuova vip denoiartri, che inizialmente scambiava mail e commenti con me trattandomi alla pari, ad un certo punto, in concomitanza col raggiungimento di quello che forse per lei è la condizione di vip in tema food, ad un incontro durante un evento food mi ha salutata per miracolo e
successivamente mi ha eliminato da FB...
Non farò nomi non tanto per codardia, ma solo per non regalarle pubblicità!
Mi scuso anche per aver contravvenuto ad una delle prime regole per perfetto blogger: "non dire mai male di nessuno!"... anche se in realtà non dico male, dico la verità!


E mentre da psicologa mancata quale sono mi chiedo cosa spinga persone come quella di cui sopra ad agire così, mi arriva l'ennesima prova che per fortuna in rete si conoscono persone decisamente diverse e meritevoli.
Certo con lei è proprio "vincere facile" perchè chiunque l'abbia incontrata, anche solo virtualmente, non può che spendere solo parole positive...
Lei è cuore, è poesia, è semplicità. Pensando a lei rievochi il sole della Sicilia e le parole di Camilleri di cui lei è senza dubbio l'alter ego in ambito culinario.
E proprio la Sicilia, mia terra di origine, è il trait d'union che ci lega e ci ha fatto conoscere sul web... 

Io cercavo la ricetta della Focaccia Messinese e sono felicemente approdata qui nelle pagine del suo blog. 
Prima ancora di provare la ricetta (che poi si è rivelata essere perfetta tanto che ormai è diventata un mio un cavallo di battaglia!) ho trovato nelle suoi scritti, infarciti di frasi e parole in dialetto siciliano (a me familiare e tanto caro) e nelle sue foto, uno stile e una sensazione di essere a casa che mi hanno fatto presagire che non avrei mai più lasciato quelle pagine.
Cosa che non potevo prevedere è che da quella scopiazzatura di ricetta che ho fatto, sarebbe nata un'amicizia tutt'ora solo virtuale, ma che io sento così vera e viva che la distanza Milano-Palermo è assolutamente azzerata nel cuore.
Ma insomma, avete capito "di cu parru avi una minzura"? (trad. per il NoDD: "avete capito di chi parlo da mezz'ora?").
Si, è proprio lei... la Scorza d'Arancia...

Lei c'è sempre quando la disturbo con le mie "minchiate" (passatemi il termine per favore... non leggetelo come una parolaccia, ma con la leggerezza con cui lo direbbe Camilleri!) e soprattutto riesce sempre a sorprendermi! Cosa assai rara!
Lei è quella che di sua spontanea volontà ha deciso di mettere un banner col logo del mio vecchio negozio sul suo blog per aiutarmi quando invece tante persone che mi conoscono da una vita non hanno mai pensato di fare qualcosa per me in un momento di difficoltà.
E lei è anche quella che qualche giorno fa è riuscita a fare arrivare il "ciavuro" di Scorza d'Arancia fino a casa mia a Milano dentro una busta gialla.

Se volete saperne di più, guardate il mio racconto fotografico in 20 vignette semi-serie:












































Ricapitolando:
Claudia Magistro
SCORZA D'ARANCIA
Officina Trinacria Edizioni

Per acquistarlo (cosa caldamente consigliata "picchi i ricetti sunnu di liccarsi i mussa", trad.: "le ricette sono da leccarsi i baffi") è necessario ordinarlo presso le librerie Feltrinelli o Mondadori o ancora su Amazon.


Tanto love amicuzza me... (ma come si fanno i cuoricini sul blog? Boh!)


Torno completamente seria per due minuti e colgo l'occasione del post dedicato all'amica mia, per esprimere tutta la mia solidarietà e il mio appoggio (per quanto valga) alla Sicilia per la mobilitazione che sta portando avanti in questi giorni.
Onore ai siciliani.

3 commenti:

  1. Noooo matu sei troppo adorabile, mi hai commosso, mi hai fatto ridere e riflettere tutto in un post.
    Grazie tesora mia, sei troppo graziosa sei un amore :* e condivido su effebi :*
    ***
    love
    Cla

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  2. bellissimoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo/magicooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!

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