"Cucinare è come amare... o ci si abbandona completamente o si rinuncia."
(Harriet Van Horne)


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domenica 18 marzo 2012

Crocchette di riso(tto)



Oggi vi parlerò di social networks e di bloggers (soprattutto food-bloggers) di successo.
E di come io non lo sono (di successo, intendo).
Tranquilli non sto salendo in cattedra, semplicemente vi devo tediare col mio solito preambolo, no? E oggi sarà pure bello lungo per cui nel caso vogliate saltare a pié pari la manfrina, scorrete la pagina e, come al solito, troverete la ricetta ben visibile.
Ecco, per il vostro bene, fatelo... andate giù... :-)

A proposito di social networks, non contenta di perdere tempo su Facebook, qualche settimana fa ho deciso di riprendere in mano l'account di Twitter (nel caso vogliate diventare miei followers allo scopo di farvi i fatti miei e magari commentarli pure, cliccate qui) che avevo aperto un paio d'anni fa, ma che non avevo praticamente mai utilizzato.
Non starò qui a spiegarvi nel dettaglio il funzionamento di Twitter o le differenze con Facebook perchè sicuramente siete ferrati in argomento. Nè tanto meno voglio approfondire la questione di come pubblicizzare un brand (quindi anche sé stessi) all'interno dei social networks, perchè pur essendo io appassionata della materia, questo non è un blog che si occupa di social media strategies... Farò solo qualche considerazione.
Tutta la pappardella era solo per dirvi che sto "testando" il mezzo e sto scoprendo anche tante cosine osservando le persone che seguo.
Per sintetizzare (cosa di cui non sono capace!), dirò che non mi aspettavo una partecipazione così attiva dei vips, ma evidentemente hanno capito che è uno dei mezzi più immediati per pubblicizzarsi e per "umanizzare" il loro personaggio. Poi quando rispondono ai comuni mortali guadagnano punti alla grande, ma sono in pochi a farlo.

E che c'entrano i bloggers? Lo state pensando vero?
C'entrano eccome!! Perchè chiaramente tra le prime persone da seguire ho cercato alcuni foodbloggers e altri li ho conosciuti proprio grazie a Twitter (anche se ancora ne devo aggiungere altri).
Mi si è aperto un mondo fatto di persone che riescono a condividere (quasi) ogni momento della loro vita con foto, links, commenti. Dalle ricette appena pubblicate, agli acquisti (di food e non solo), alle immagini degli eventi (di food e non solo), a cui assiduamente partecipano. E molti di questi bloggers hanno più followers di parecchi vip!
Ma come faranno ad essere sempre sul pezzo e ad avere questa popolarità?
- Il primo requisito è avere sempre qualcosa da dire e da allegare che sia interessante per chi legge, nei limiti dei 140 caratteri.
E qui con un po' di impegno ce la potrei fare (il mio limite più grande è dato dai 140 caratteri, si era capito per caso? Ma mi sto allenando parecchio!).
- Il secondo requisito è partecipare assiduamente ad eventi in modo da avere qualcosa di più interessante ancora da raccontare live ai followers. Se poi è corredato da acquisti o recensioni di prodotti/servizi, tanto meglio.
Qui per me ci vuole più che semplice impegno, ci vorrebbero delle condizioni contingenti favorevoli... speriamo prossimamente!
- Il terzo requisito è avere a disposizione degli strumenti idonei alla comunicazione rapida, anzi, in tempo reale. Mi riferisco a smartphone e tablets... o al limite un pc come si deve. Se poi questi giocattolini hanno una mela morsicata come logo è meglio... E per gradire, anche una bella reflex super professional!
Ecco, qui io sono tagliata fuori a priori. Sembrerà strano a chi legge, ma sono mio malgrado un'alternativa che non possiede alcun aifon/aipad/aimec e fotografa con una digitale compatta.
Ribadisco, non perchè io non voglia...
- Il quarto requisito (non in ordine di importanza chiaramente!) è il tempo. O lo si ha, o lo si ruba a qualche altra attività, spesso al lavoro... già mi immagino qualcuno con l'aifon che finge di cercare il calendario sul telefono e intanto twitta davanti al capo!
Il tempo è il mio cruccio da sempre, pure in questo periodo che sono diversamente occupata.

Oggi a pranzo, mentre articolavo tutte queste mie argomentazioni a mia madre (eh, si, mica mi limito a tediare solo chi passa dal blog!), nel tentativo di erudirla sulle nuove tecnologie, lei è riuscita a darmi la vera chiave di lettura, la vera motivazione che sta dietro al successo di questi blogger! E il tutto in sole 4 parole!
(Con poi una didascalia più articolata che spiega nel dettaglio il concetto!).
Sono rimasta senza parole (e ce ne vuole!) perchè pur avendo un'idea sommaria dei blog e di Twitter lei è riuscita a dare una spiegazione del fenomeno che non fa una piega! Come forse neanche un digital strategist avrebbe fatto!

Immagino che la curiosità di sapere quali siano queste parole così magistralmente partorite da mia madre vi stia uccidendo!
Ebbene, purtroppo non posso svelarle, perchè sono una vera bomba!
Altro che Wikileaks... :-)
Prendetelo come un libro a cui è stata strappata l'ultima pagina (mamma che roba brutta!)...
Vi dirò solo che mia madre ha concluso dicendomi che io non possedendo quel requisito riassunto nelle 4 parole, sono una blogger con scarsissime possibilità di successo...
Ecco qua... quando la tua blog-carriera viene ammazzata dalle mani di tua madre!
Ma non è detta l'ultima parola... magari con qualche mossa giusta potrei anche io acquisire quel requisito!
Staremo a vedere!



Va bene, ho finito di annoiare il web con le mie lunghe elucubrazioni semiserie.
Ora passiamo alla ricetta che, al contrario, è brevissima...

Ricordate che nel post precedente vi avevo anticipato che vi avrei parlato di come utilizzare le eventuali porzioni in più di risotto? Ecco, spero che a casa vostra non ci sia un risotto che aspetta dal 12 Marzo, data del mio ultimo post, altrimenti dopo quasi una settimana è il caso di buttarlo!
Ammettiamo che l'abbiate fatto oggi... lo mettete in frigo e domani lo utilizzate per preparare questa veloce e deliziosa ricettina. Per la serie "non si butta via niente"... anzi, ora che ci penso ci faccio proprio un bel tag...

Mia madre mi ha tramandato alcune paure culinarie, tra cui quella degli arancini fatti in casa. Infatti lei ha provato una volta tanti anni fa a farli e qualche errore nella panatura, o in un altro passaggio, ha comportato l'apertura degli stessi in fase di frittura, quindi non si è più azzardata... Da tempo sono combattuta tra questo terrore e il non volermi arrendere all'idea di non fare gli arancini a casa.
Così partendo in piccolo con queste crocchette di riso ho superato la paura dal momento che non si sono assolutamente aperte in cottura.
Next step, gli arancini!




Ingredienti:

Risotto avanzato (nel mio caso questo)
1 uovo (o di più a seconda di quanto riso avete a disposizione)
Formaggio tipo Galbanino
Pangrattato
Olio per friggere


Procedimento:


Prelevate con le mani una piccola quantità di riso, mette al centro un pezzetto di formaggio e appoggiatevi sopra un'altra quantità uguale di riso.
Maneggiando delicatamente, cercate di formare una pallina assicurandovi che il formaggio sia coperto dal riso. Nel caso continuasse a fuoriuscire aggiungete un pochino di riso.
Passate la pallina nell'uovo che avrete precedentemente sbattuto e a cui avrete aggiunto il sale.
Subito dopo panate per bene le palline imbevute di uovo passandole nel pangrattato.
Friggete in abbondante olio caldo, giusto il tempo di far dorare la panatura.
Scolate l'eccesso di olio in carta assorbente e mangiatele calde!

6 commenti:

  1. eh no adesso muoio dalla curiosità delle 4 parole anche se un'idea ce l'avrei!!!ti prego dimmele anche solo in un orecchio!
    pace se non siamo blogger di successo !!!buona serata !

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    1. Ciao Catrina!!!
      Ehm... effettivamente non è difficilissimo da capire... però questa cosa non la posso svelare così apertamente altrimenti si potrebbe scatenare un incidente diplomatico... un caos degno di Julian Assange!!
      Ad ogni modo, il successo è un concetto abbastanza relativo soprattutto nell'ambito di quello che per molti di noi è solo un hobby.
      Se quello che cuciniamo piace a noi e ai nostri cari è già un successo. Se poi la trasposizione su blog piace prima a noi stessi e poi anche ad altre persone è un successo ulteriore. Ma non ci sono numeri minimi o followers che valgono di più per decretare il successo di un blog.
      Purtroppo alcune blogger invece ragionano così... guardano il numero di followers e se tra questi ci sono le blogger più conosciute allora si sentono arrivate... e ignorano la "plebaglia" con pochi seguaci...
      Peccato che la popolarità di un blog non sia data dal numero di followers indicato nel gadget che abbiamo tutti nel blog o dal numero di commenti, ma da altre variabili più complesse come il page rank e altre ancora... Io per esempio leggo tanti blog (in silenzio) quindi senza unirmi ai lettori fissi e senza commentare...

      Vabbè scusa, ma l'argomento oltre a piacermi è pure parte del mio lavoro vero... ;-)

      Un abbraccio.

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  2. ...ho letto tutto, ma proprio tutto...non puoi almeno premiare l'impegno??? che curiosità! a presto!

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    1. In questo post ho utilizzato un escamotage molto usato nella comunicazione e nella psicologia... vale a dire, consigliandoti non leggere quello che sto per scrivere, ti faccio venire la curiosità di farlo... su internet tempo fa si trovavano banner pubblicitari con scritto "Non cliccare qui"... e chiaramente tutti cliccavano!
      Ad ogni modo, grazie per aver letto tutte le mie (troppe) parole... però vale quanto detto a Catrina qui sopra... lo direi volentieri anche come atto di denuncia che potesse giustificarmi visto che quel requisito mancante mi impedisce di essere una blogger puntuale, ma non voglio che da una cosa scherzosa nasca una polemica.
      Tanto secondo me tutti possono facilmente capire...

      Grazie ancora e un abbraccio!

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    2. Ciao, sono capitata qui per caso, mi ci ha portato l'immagine delle tue crocchette di riso, mentre cercavo delle ricette di savarin. Scusami ma proprio non capisco, spiegami il senso di tua filippica se alla fine non si capisce neanche di cosa parli? Che senso ha pubblicare una cosa che non vuoi rendere pubblica? Parli di tua madre come di una specie di genio che ti ha portato all'illuminazione, ma che cosa hai visto? Il tuo mi sembra veramente un ragionamento senza costrutto!
      Un saluto, proverò le tue crocchette!!!!! :)
      cristallidighiaccioblu@hotmail.it

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    3. Ciao,
      la mia "filippica" era solo un giochino di comunicazione, come detto in risposta al commento precedente al tuo.
      Il senso di pubblicare c'è nel momento in cui io lo trovo, visto che è il mio blog. Non deve essere per forza condiviso da tutti.
      Alcune cose scritte prima delle ricette sono sfoghi, esperimenti, che ultimamente faccio meno, o meglio faccio altrove, ma sempre con spirito leggero e ironico. Non a caso ho proprio scritto a chiare lettere di oltrepassare tranquillamente il lungo preambolo e di andare subito alla ricetta...

      Sono contenta che tu abbia intenzione di provare le mie crocchette, però non prendere tutto così sul serio e soprattutto con un tono che appare parecchio accusatorio... soprattutto, nel mio caso, quando parli di mia madre... "Parli di tua madre come una specie di genio", ecco non è proprio una frase delicata da usare quando scrivi per la prima volta a qualcuno e tra l'altro da anonimo (ok la mail fantasiosa, ma preferisco chiamare le persone per nome piuttosto che per @hotmail.com)...

      Grazie comunque per essere passata, aver letto tutto e aver commentato.

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