"Cucinare è come amare... o ci si abbandona completamente o si rinuncia."
(Harriet Van Horne)


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lunedì 28 maggio 2012

Evento CASA BARILLA



Come forse mi è già capitato di raccontare, tra le cose che fanno di me una cattiva foodblogger c'è il fatto che non partecipo praticamente mai agli eventi food. E abitando a Milano la cosa è ancora più grave, dal momento che moltissimi di questi eventi si svolgono proprio nella mia città.
Quindi nemmeno ho la scusa di una presunta distanza da casa.

Ad onor del vero delle motivazioni che mi spingono a disertare ci sono.
Dal momento che immagino stiate scalpitando per conoscere queste ragioni, ve le elenco:

1) i miei orari di lavoro sono sempre difficili quindi spesso mi tocca rinunciare agli eventi.
2)
quando gli eventi si svolgono nel week-end la pigrizia prende il sopravvento

(fine delle motivazioni poco serie, a seguire quelle più credibili)

3) spesso questi eventi hanno costi per ingresso/parcheggio/degustazioni che trovo immorali e che comunque non sono alla mia portata.
Non si capisce a cosa servano gli sponsor se poi sono i visitatori a pagare... Inoltre, se devo spendere quanto una cena al ristorante, preferisco optare per quest'ultima possibilità, così sono io a scegliere dove e cosa mangiare, sono servita e un posto a sedere ce l'ho di sicuro.
Eppure questi eventi fanno sempre il pienone, anche se poi a raccontare sono sempre i soliti noti, quelli che probabilmente hanno l'invito quindi non pagano una cippa...

4) non tollero la vista delle celebrities (o presunte tali) del mondo del food.
Non bastavano già gli chef tramutati in star, adesso ci sono anche i foodbloggers menosi... ma di questo avevo già abbondamente parlato in passato.

E anche oggi avrò portato a casa qualche nemico in più, ma che ci volete fare, non ce la faccio a fare quella che dice sempre bene di tutto e di tutti!


Comunque, siccome alle regole c'è sempre almeno un'eccezione eccomi qui a parlarvi di un evento food (due settimane dopo, col mio solito tempismo!).
C'era un bel manifesto che campeggiava davanti al mio ufficio pubblicizzando l'evento ed essendo la location a due passi da casa mia (nel senso che se non fossi pigra avrei potuto realmente andarci a piedi invece che col tram) mi sono detta che si poteva fare. E così fu.


Nella splendida cornice del Castello Sforzesco, praticamente già dentro il Parco Sempione e con in lontananza l'Arco della Pace, ladies & gentlemen, ecco a voi.... CASA BARILLA!! (Domenica 13 Maggio 2012)






Il capannone blu che all'esterno ricordava la grafica dei pacchi di pasta Barilla, all'interno era diviso in diverse aree. Le due principali erano le due cucine, una con chef e gente comune che preparavano primi piatti e l'altra, dove chef dell'Academia Barilla (sì, si scrive proprio così con una "c" sola) preparavano in diretta alcuni piatti e facevano da aiutanti per la gara di cucina delle persone che si erano prenotate da casa per la sfida.




Nelle "fasce laterali", da un lato lo spazio in cui l'esperta di bon ton Barbara Rocchi della Rocca teneva seminari sull'arte dell'ospitalità e dall'altra parte due banconi dove venivano incessantemente distrubuiti piattini fumanti di assaggi della pasta del momento (erano previsti a cadenza oraria per tre giri, tre diversi piatti).
Inutile dire che c'erano delle code pazzesche, per la serie, anche se sono le 17, un piatto di pasta Barilla non si rifiuta... se poi è gratis, meglio ancora!
Ecco i tre assaggi che ho mangiato io (e mia madre, come si vede dalla foto!)... Buoni!!




Io sono arrivata intorno alle 16 e sono andata via a manifestazione finita, quindi dopo le 19. Ho assistito a due sfide in cui concorrenti e giuria erano persone comuni. Devo dire di essermi pentita di non aver partecipato come concorrente. Come al solito pensavo fosse più difficile, in realtà lo chef era molto disponibile anche ad aiutare i concorrenti e comunque il clima era molto amichevole.
Sarà per la prossima volta! 





Ho gradito molto questo evento, trovandolo genuino come la pasta Barilla!
I punti positivi sono stati l'ingresso gratuito (con la possibilità volontaria di donare una piccola somma ad un'associazione benefica), la presenza di molti posti a sedere, l'abbondanza dei piatti assaggio anch'essi gratuiti, la simpatia e la disponibilità degli chef dell'Academia Barilla e dei presentatori.
Di contro, una cosa negativa è stata quella di notare che all'uscita solo a coloro che avevano partecipato all'evento in qualità di concorrenti della sfida di cucina o di giudici, sono stati dati in omaggio dei pacchi di pasta Barilla in confezione speciale. Il packaging infatti riprende la grafica di alcuni decenni fa, con l'azzurro al posto del blu.

Piuttosto potevano metterla in vendita ad un prezzo più basso di quello di mercato se proprio non potevano regalarne a tutti un pacco!

La cosa, anzi la persona, che mi è rimasta particolarmente impressa nella memoria (e credo che ci rimarrà a lungo), è stata una signora che alla fine della sfida tra due ragazze si era messa in pole position, armata di forchetta personale, per avere il suo assaggio. Incapace di attendere il suo turno, o forse giustamente timorosa di poter rimanere a bocca asciutta, ha cercato di corrompere chiunque, dai presentatori, allo chef, alla ragazza in sfida... Si è data pace solo quando finalmente è riuscita ad agguantare il suo trofeo: il piatto di pasta fumante!

Io sono la prima a non rifiutare mai assaggi e degustazioni, ma credo ci sia sempre un comportamento dignitoso da assumere per evitare di fare figuracce memorabili.
Questo episodio mi ricorda tanto quando lavoravo nei villaggi e la gente dava l'assalto ai buffet in nome dell'all inclusive! 

Concludo dicendo che l'anno prossimo tornerò volentieri in Casa Barilla!


P.S.: le foto di questo post, sono state scattate con la mia nuova Reflex!! ...anche se un po' a casaccio... Io noto già la differenza! :-)





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