"Cucinare è come amare... o ci si abbandona completamente o si rinuncia."
(Harriet Van Horne)


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sabato 24 marzo 2012

Scorzette d'arancia candite... e un annuncio!


Un attimo di attenzione! Annuncio un imminente cambiamento nella mia vita!
Chi mi conosce ha già sentito pronunciare questa frase da me, perchè effettivamente di cambiamenti nella mia vita ce ne sono stati tanti!
Ma che ci volete fare, io ho bisogno di nuovi stimoli e poi dico sempre che la vita è troppo breve per fare sempre le stesse poche cose...

(Per chi non l'avesse capito è in partenza un altro bel post lungo, quindi non volendo rendermi responsabile del vostro taglio delle vene o di altri rimedi estremi per porre fine alla noia, vi autorizzo come sempre a scorrere giù sino alla ricetta, così vi risparmierete la fatica di leggere cose di cui probabilmente poco vi importa!)

Vorrei subito tranquillizzare gli stoici che hanno deciso di andare avanti a leggere, dicendo loro che il cambiamento nulla ha a che vedere con fidanzamenti, matrimoni e gravidanze.
Or bene, qualcuno saprà che alle mie spalle, neanche troppo lontano, c'è un'impegnativa esperienza imprenditoriale (un negozio di articoli per la danza) che per diversi motivi si è conclusa lo scorso dicembre.
Ebbene, dopo 3 mesi di "diversa occupazione" (il termine "disoccupazione" proprio non lo tollero... voglio dire, io sono sempre molto occupata, anche quando non lavoro, solo che si tratta di occupazioni non retribuite!) in ottima compagnia visto quanti amici sono a spasso da prima di me, il tanto necessario lavoro è arrivato!
Sì perchè ve lo confesso, io faccio parte di quelli che a casa non si annoiano per nulla, ma non avendo nessuna lauta fonte di reddito (propria o di un congiunto), nè di eredità presente o futura da cui attingere, mi è indispensabile lavorare per vivere.

Mi piacerebbe sollazzarmi tutto il giorno tra shopping culinario, fornelli, fotografie, blog ed eventi del settore, magari ricevendo un compenso per tutto ciò, ma non mi è stato possibile muovermi in quella direzione.




Se vi è rimasto ancora un briciolo di voglia di andare avanti a leggere e soprattutto se la curiosità, che essendo femmina dovrebbe albergare almeno in voi lettrici, è lì che scalpita, allora vi starete chiedendo 'sta matta cosa andrà a fare dopo aver saltellato tra diverse professioni?
Ebbene, da lunedi vestirò i panni della "digital account".

Machestaaddìstamortadesonno??

Per farla breve, siamo in ambito pubblicità, marketing e comunicazione. E la mia figura professionale in questo contesto ha altresì un occhio di riguardo ai social media.

Insomma, cercherò di sfruttare in campo pubblicitario le mie manie da smanettona di internet e di pc...





Questa è solo la premessa, molto teorica. Quello che realmente succederà lo saprò a partire da lunedì. Di sicuro ho tantisssssimo da imparare e tanta voglia di farlo!
E' una bella sfida che potrà darmi grandi soddisfazioni e che sicuramente mi darà anche un bel carico di stress e di impegno notevole, quindi su queste pagine ci rivedremo solo nel week-end.

E non dimentichiamoci che devo tornare ad essere dipendente dopo quattro anni di lavoro in proprio. Sembra una stupidaggine, ma riabituarsi all'idea di "prendere ordini" e rispettare i ritmi dettati da qualcun'altro non è semplice.

Inutile dire che ho paurissima e anche una bella dose di ansia, che spero possa svanire entro la prima giornata di lavoro!

A questo proposito, domani giornata quasi interamente dedicata alla scelta del giusto outfit... il primo giorno è importante!
E poi per stemperare l'agitazione mi darò alla preparazione di una dozzina di cupcakes!

Siccome questo genere di eventi merita un in bocca al lupo gigante e qualcosa che porti bene, ho deciso di abbinare al post la ricetta delle scorzette d'arancia candite che arriva direttamente dalle pagine del libro che porta il nome a loro dedicato.
Sì, il libro omonimo del blog di Claudia! Quello di cui vi parlavo qui facendo un'esilarante recensione... ecco, se ancora non l'avete comprato, fatelo subito!
Se conoscete Claudia sapete che una bella persona come lei può solo essere portatrice di cose positive. Ma se conoscete me, questo già l'avete sentito tante volte...
Dai segnatevi la ricetta, che è facilissima e di riuscita garantita e correte a prendere le ultime arance della stagione!
Per inciso, vengono talmente buone che le mangio pure io che ho sempre odiato i canditi. Ennesima conferma che tra i prodotti industriali e quelli home made c'è un abisso sia in termini di genuinità che di gusto.







Ingredienti:

scorze d'arancia

acqua
zucchero

Procedimento:

Tagliate le scorze d'arancia a striscioline sottili (io ho tolto anche la parte bianca, è più forte di me!) e mettele a bagno per 24 ore cambiando l'acqua dopo mezza giornata.
Trascorso il tempo scolatele e asciugatele bene.
Pesatele.
Ora prendete la stessa quantità di zucchero e mettetelo sul fuoco in una pentola antiaderente insieme a 3 cucchiai d'acqua.
Quando lo zucchero comincia a sciogliersi unite le scorze d'arancia e mescolate di continuo.
Andate avanti sino a che lo zucchero si esaurisce e comunque fate attenzione perchè deve rimanere bianco.

Togliete dal fuoco le scorzette e mettele a raffreddare su un piano di marmo leggermente unto d'olio e separatele (io il piano di marmo non ce l'ho, quindi ho usato la placca del forno).

Se la goduria non vi sembra sufficiente, allora sciogliete a bagnomaria del cioccolato fondente e immergetevi per metà le scorzette.
Mettete a solidificare in frigo e godetevele... (il binomio arancia e cioccolato è favoloso!!)










domenica 18 marzo 2012

Crocchette di riso(tto)



Oggi vi parlerò di social networks e di bloggers (soprattutto food-bloggers) di successo.
E di come io non lo sono (di successo, intendo).
Tranquilli non sto salendo in cattedra, semplicemente vi devo tediare col mio solito preambolo, no? E oggi sarà pure bello lungo per cui nel caso vogliate saltare a pié pari la manfrina, scorrete la pagina e, come al solito, troverete la ricetta ben visibile.
Ecco, per il vostro bene, fatelo... andate giù... :-)

A proposito di social networks, non contenta di perdere tempo su Facebook, qualche settimana fa ho deciso di riprendere in mano l'account di Twitter (nel caso vogliate diventare miei followers allo scopo di farvi i fatti miei e magari commentarli pure, cliccate qui) che avevo aperto un paio d'anni fa, ma che non avevo praticamente mai utilizzato.
Non starò qui a spiegarvi nel dettaglio il funzionamento di Twitter o le differenze con Facebook perchè sicuramente siete ferrati in argomento. Nè tanto meno voglio approfondire la questione di come pubblicizzare un brand (quindi anche sé stessi) all'interno dei social networks, perchè pur essendo io appassionata della materia, questo non è un blog che si occupa di social media strategies... Farò solo qualche considerazione.
Tutta la pappardella era solo per dirvi che sto "testando" il mezzo e sto scoprendo anche tante cosine osservando le persone che seguo.
Per sintetizzare (cosa di cui non sono capace!), dirò che non mi aspettavo una partecipazione così attiva dei vips, ma evidentemente hanno capito che è uno dei mezzi più immediati per pubblicizzarsi e per "umanizzare" il loro personaggio. Poi quando rispondono ai comuni mortali guadagnano punti alla grande, ma sono in pochi a farlo.

E che c'entrano i bloggers? Lo state pensando vero?
C'entrano eccome!! Perchè chiaramente tra le prime persone da seguire ho cercato alcuni foodbloggers e altri li ho conosciuti proprio grazie a Twitter (anche se ancora ne devo aggiungere altri).
Mi si è aperto un mondo fatto di persone che riescono a condividere (quasi) ogni momento della loro vita con foto, links, commenti. Dalle ricette appena pubblicate, agli acquisti (di food e non solo), alle immagini degli eventi (di food e non solo), a cui assiduamente partecipano. E molti di questi bloggers hanno più followers di parecchi vip!
Ma come faranno ad essere sempre sul pezzo e ad avere questa popolarità?
- Il primo requisito è avere sempre qualcosa da dire e da allegare che sia interessante per chi legge, nei limiti dei 140 caratteri.
E qui con un po' di impegno ce la potrei fare (il mio limite più grande è dato dai 140 caratteri, si era capito per caso? Ma mi sto allenando parecchio!).
- Il secondo requisito è partecipare assiduamente ad eventi in modo da avere qualcosa di più interessante ancora da raccontare live ai followers. Se poi è corredato da acquisti o recensioni di prodotti/servizi, tanto meglio.
Qui per me ci vuole più che semplice impegno, ci vorrebbero delle condizioni contingenti favorevoli... speriamo prossimamente!
- Il terzo requisito è avere a disposizione degli strumenti idonei alla comunicazione rapida, anzi, in tempo reale. Mi riferisco a smartphone e tablets... o al limite un pc come si deve. Se poi questi giocattolini hanno una mela morsicata come logo è meglio... E per gradire, anche una bella reflex super professional!
Ecco, qui io sono tagliata fuori a priori. Sembrerà strano a chi legge, ma sono mio malgrado un'alternativa che non possiede alcun aifon/aipad/aimec e fotografa con una digitale compatta.
Ribadisco, non perchè io non voglia...
- Il quarto requisito (non in ordine di importanza chiaramente!) è il tempo. O lo si ha, o lo si ruba a qualche altra attività, spesso al lavoro... già mi immagino qualcuno con l'aifon che finge di cercare il calendario sul telefono e intanto twitta davanti al capo!
Il tempo è il mio cruccio da sempre, pure in questo periodo che sono diversamente occupata.

Oggi a pranzo, mentre articolavo tutte queste mie argomentazioni a mia madre (eh, si, mica mi limito a tediare solo chi passa dal blog!), nel tentativo di erudirla sulle nuove tecnologie, lei è riuscita a darmi la vera chiave di lettura, la vera motivazione che sta dietro al successo di questi blogger! E il tutto in sole 4 parole!
(Con poi una didascalia più articolata che spiega nel dettaglio il concetto!).
Sono rimasta senza parole (e ce ne vuole!) perchè pur avendo un'idea sommaria dei blog e di Twitter lei è riuscita a dare una spiegazione del fenomeno che non fa una piega! Come forse neanche un digital strategist avrebbe fatto!

Immagino che la curiosità di sapere quali siano queste parole così magistralmente partorite da mia madre vi stia uccidendo!
Ebbene, purtroppo non posso svelarle, perchè sono una vera bomba!
Altro che Wikileaks... :-)
Prendetelo come un libro a cui è stata strappata l'ultima pagina (mamma che roba brutta!)...
Vi dirò solo che mia madre ha concluso dicendomi che io non possedendo quel requisito riassunto nelle 4 parole, sono una blogger con scarsissime possibilità di successo...
Ecco qua... quando la tua blog-carriera viene ammazzata dalle mani di tua madre!
Ma non è detta l'ultima parola... magari con qualche mossa giusta potrei anche io acquisire quel requisito!
Staremo a vedere!



Va bene, ho finito di annoiare il web con le mie lunghe elucubrazioni semiserie.
Ora passiamo alla ricetta che, al contrario, è brevissima...

Ricordate che nel post precedente vi avevo anticipato che vi avrei parlato di come utilizzare le eventuali porzioni in più di risotto? Ecco, spero che a casa vostra non ci sia un risotto che aspetta dal 12 Marzo, data del mio ultimo post, altrimenti dopo quasi una settimana è il caso di buttarlo!
Ammettiamo che l'abbiate fatto oggi... lo mettete in frigo e domani lo utilizzate per preparare questa veloce e deliziosa ricettina. Per la serie "non si butta via niente"... anzi, ora che ci penso ci faccio proprio un bel tag...

Mia madre mi ha tramandato alcune paure culinarie, tra cui quella degli arancini fatti in casa. Infatti lei ha provato una volta tanti anni fa a farli e qualche errore nella panatura, o in un altro passaggio, ha comportato l'apertura degli stessi in fase di frittura, quindi non si è più azzardata... Da tempo sono combattuta tra questo terrore e il non volermi arrendere all'idea di non fare gli arancini a casa.
Così partendo in piccolo con queste crocchette di riso ho superato la paura dal momento che non si sono assolutamente aperte in cottura.
Next step, gli arancini!




Ingredienti:

Risotto avanzato (nel mio caso questo)
1 uovo (o di più a seconda di quanto riso avete a disposizione)
Formaggio tipo Galbanino
Pangrattato
Olio per friggere


Procedimento:


Prelevate con le mani una piccola quantità di riso, mette al centro un pezzetto di formaggio e appoggiatevi sopra un'altra quantità uguale di riso.
Maneggiando delicatamente, cercate di formare una pallina assicurandovi che il formaggio sia coperto dal riso. Nel caso continuasse a fuoriuscire aggiungete un pochino di riso.
Passate la pallina nell'uovo che avrete precedentemente sbattuto e a cui avrete aggiunto il sale.
Subito dopo panate per bene le palline imbevute di uovo passandole nel pangrattato.
Friggete in abbondante olio caldo, giusto il tempo di far dorare la panatura.
Scolate l'eccesso di olio in carta assorbente e mangiatele calde!

lunedì 12 marzo 2012

Risotto con carote e mandorle




Questo post è stato lungo e sofferto come un parto gemellare con 6 bambini podalici (potrà succedere? Boh!).
Non ho figli, quindi non so esattamente come possa essere la situazione appena ipotizzata, ma credo sia faticosa al punto da rendere l'idea.
Perché? Semplice, perché (come scrivevo poco fa su Twitter) ho due pc ed entrambi sono perennemente impallati e quindi quasi inutilizzabili.
La lentezza clamorosa e i blocchi si sono verificati soprattutto in fase di modifica delle foto.
Se state pensando ad una decina di minuti di attesa per ogni foto siete fuori strada. Qui si parla di GIORNI!!!
Da questo si evince che sono una foodblogger e un'aspirante geek girl disperata!!
C'è da dire che, considerando questi tutt'altro che potentissimi mezzi, quello che riesco a fare é veramente un miracolo, quindi mi faccio i complimenti da sola!
Se a questo aggiungiamo che sono tra le pochissime foodbloggers rimaste sulla faccia della terra a non possedere un'impastatrice, e tra le poche a lavorare in una cucina delle dimensioni della casa delle bambole, capirete bene che sono veramente brava! :-)





Finito il preambolo dedicato a lamentele e autocelebrazioni, passiamo alla ricetta.
Semplice in maniera imbarazzante.
L'ho realizzata un secolo fa dopo averla vista qui da lei.
E anche questa ricetta rientra nel filone delle preparazioni fattibili con quelle due o tre cose che ci sono (quasi) sempre in dispensa.







Ingredienti (per 4 persone)*:

300 gr riso
2 carote
50 gr mandorle
brodo vegetale
olio evo
1 cipolla
vino bianco
sale
burro
Parmigiano 


Procedimento:

Fate appassire la cipolla tritata in un giro d'olio evo.
Aggiungete il riso e fatelo tostare qualche minuti.
Unite carote e mandorle tritate.

Mescolate e sfumate col vino bianco e proseguite come un qualsiasi risotto portandolo a cottura aggiungendo il man mano il brodo caldo.
Salate.
A fine cottura, spegnete il fuoco e mantecate con una noce di burro e il Parmigiano grattugiato.
Se volete presentare il piatto in maniera un po' più elegante, utilizzate un ring per dare la forma cilindrica alle porzioni.

 
*Se siete in due come a casa mia, fate comunque la dose per 4 persone.
No, non dovete fare il bis, semplicemente nel prossimo post vi dirò come utilizzare la doppia porzione che vi avanzerà! Stay tuned!




lunedì 5 marzo 2012

Strong dark chocolate & orange cake




Oggi inizio la dieta. Come succede a tanti di noi il lunedì.
Ma stavolta non intendo interromperla già il martedì, vale a dire domani!
Per l'ennesima volta ci tengo a specificare che a detta degli altri non sono grassa, né io mi vedo tale. Però, quei due/tre chiletti presi negli ultimi mesi in maniera inspiegabile, si sono depositati tatticamente nei punti strategici.
Poco male e poco visibili, se non fosse che non mi si chiudono buona parte dei miei pantaloni o si chiudono impedendomi il movimento o il respiro!
Siccome la primavera è alle porte e l'estate è vicina (anche se oggi sembrerebbe proprio il contrario), devo arrivarci pronta... non potendo cambiare tutto il mio guardaroba.






Vi ho lasciato nell'ultimo post con una crema di carote, gustosa e light, adatta a chi è a dieta e oggi che io ne inzio ufficialmente una, dedico un post al tripudio del cioccolato?
Non sono già impazzita a seguito di calo di zuccheri, semplicemente la ricetta di oggi, che risale a qualche settimana fa (quindi torta già mangiata e già finita sui fianchi!) deve partecipare ad un contest di cui a fine post vedrete il banner!
Inoltre, avendo ideato un nuovo sistema per resistere alla fame e alle voglie in tempi di dieta, le ricette ipercaloriche nel blog ci possono stare!
Si tratta di una genialata aggiuntiva rispetto a quella già descritto qui nel precedente post, vale a dire tenere in casa solo cibi light e ingegnare la fantasia creando piatti ad hoc con quello che abbiamo in frigo/dispensa, senza andare al supermercato di frequente.
E' notorio che solo pochi inflessibili riescono ad entrare al supermercato e comprare solo quello che serve e che è segnato sulla lista. Tutto il resto del mondo si perde tra scaffali e offerte (disposte ad hoc per attirare i clienti con colori e messaggi neanche troppo subliminali!) e finisce per comprare il doppio delle cose che aveva segnato.
Il nuovo metodo che sto già mettendo in atto è quello di "ammazzarmi" di fotografie di cibo super calorico, anche grazie alla mia recente droga, Pinterest.
In questo modo forse potrò far arrivare al cervello un input di sazietà senza essermi realmente ingozzata... :-)

Non prendete per seria ogni parola, vi prego! E' che la psicologia è da sempre la mia passione e mi piace infilarla qua e là, anche quando è proprio spicciola ed azzardata come in questo caso!




Un'altra precisazione riguarda il nome dato a questo dolce.
Pur avendo aperto un secondo blog dedicato ai dolci decorati (che tutti conoscete vero? Ecco, chi è rimasto indietro, please, vada a dare un'occhiata qui) la cui ispirazione è spesso anglosassone, non c'è nulla di inglese o americano a parte il nome in questa torta!
La ricetta originale di questo dolce è italianissima così come lo è lo chef che l'ha ideata. Io ho solo fatto delle aggiunte e mi sono arrogata il diritto di dare alla mia versione un nome inglese che suonava meglio.
E poi in questi giorni sono in full immersion di ripasso del mio inglese che si era un pò arrugginito, quindi ogni occasione è buona per utilizzarlo!

 



La ricetta da cui ho preso spunto è infatti tratta dal libro: "CIOCCOLATO - I grandi libri degli ingredienti" edito da Slow Food Editore per La Cucina del Corriere della Sera.

Mie sono le aggiunte "orange" perchè volevo ricreare qualcosa di simile al sapore che adoro delle tavolette di cioccolato fondente aromatizzato all'arancia.
Un binomio perfetto e in questo caso l'arancio è servito a conferire una nota dolce e aromatica che ha stemperato un po' il gusto forte, deciso e amaro del cioccolato super fondente (ecco perchè "strong" nel titolo!).
...a furia di guardare Cuochi e Fiamme sono entrata per un attimo nella parte della mitica Fiammetta Fadda!! ;-)





Ingredienti (per una tortiera da 20/22 cm circa):


3 uova
100 gr zucchero
100 gr burro
200 gr cioccolato fondente al 70%
3 cucchiai di farina 00
2 arance bionde
Zucchero a velo

Procedimento:

In un pentolino fate sciogliere a bagnomaria il burro con il cioccolato e mescolate.
Nel frattempo, sbattete in una terrina i tuorli con lo zucchero, quindi incorporate la fonduta di cioccolato avendo cura di mescolare accuramente e lentamente.
Incorporate il succo e la scorza grattugiata delle due arance.
Aggiungete quindi la farina e gli albumi montati a neve, mescolando sempre con cura fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo.
(A seconda di quanto grandi sono le arance che utilizzerete potrebbe servirvi più o meno farina. Le mie erano arance medie).
Versare l'impasto nella tortiera inburrata e infarinata.
Infornare a 180° per circa 50 minuti.
Una volta raffreddata cospargere di zucchero a velo.





Questa ricetta, insieme a queste due...

- Crostata di zucca, marron glacés e cioccolato gianduia
- Dolce sorpresa al cioccolato

...partecipano al contest di In Punta di Coltello, Dolci & delizie di Giusy, Il Mio saper fare