"Cucinare è come amare... o ci si abbandona completamente o si rinuncia."
(Harriet Van Horne)


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sabato 28 gennaio 2012

Biscottini salati al Parmigiano




Non so voi, ma io quando vado a fare la spesa esco con la mia bella lista precisina con le cose che mancano e puntualmente torno a casa con il triplo della roba. E capita di frequente che almeno una delle cose in elenco finisco per dimenticarmela.
Più è grande il supermercato e più questo fenomeno dell'acquisto compulsivo è assicurato. Sarà l'effetto psicologico delle offerte.
E come se non bastasse, spesso e volentieri tirano fuori non so da dove, attrezzi da cucina e da pasticceria magari introvabili e li mettono in offerta a prezzi troppo convenienti. Come resistere?
Oggi è successo proprio questo... un'intera fila di ceste piene di caccavelle da cucina, di quelle per cui noi malati del food potremmo fare una strage...
Oltre al vario ciotolame che serve più che altro per la scenografia delle foto, ho trovato alcuni attrezzini che mia madre ha guardato per cinque minuti buoni senza capire a cosa potessero servire!
Così se da un lato ero felice per lo shopping, dall'altro ho pensato che avrei fatto bene a stare a casa dal momento che essendo "diversamente occupata" anche quei pochi eurini dovevo risparmiarli... e vabbé...




Dopo le riflessioni sulla mia disperazione economica, camminando per i corridoi dell'ipermercato ho fatto considerazioni più profonde, sociologiche oserei dire.
Alcuni grandi magazzini riescono a darci uno spaccato realistico della nostra società. 
Dopo svariate visite all'IKEA avevo formulato una teoria che oggi all'Iper ho potuto confermare.
Ho infatti finalmente capito perchè sono single. Riuscire a dare una risposta corredata da prove visibili ad un simile dilemma è un traguardo importante!
Ebbene, questi grandi magazzini che, come detto sopra, rispecchiano la nostra società, sono quasi interamente frequentati da: coppie di anziani, coppie gay e coppie miste formate da uomo italiano dall'aspetto tristissimo e donna giovanissima strafiga con l'accento dell'est.
Non sto generalizzando. Sono tagliata fuori dal mercato.
Ecco qua.
Me ne sto facendo una ragione. ;-)
Solo una domanda, ma una volta non si diceva che il posto migliore per fidanzarsi è il supermercato? Non ci sono più i supermercati di una volta... ;-)






Ma torniamo in cucina... 
Qualche mese fa in occasione del pranzo inaugurale della mia casa nuova, volevo qualcosa di diverso dai soliti grissini o dai salatini per accompagnare l'aperitivo, così ho pensato di fare i biscottini salati al Parmigiano.
Li vedevo in giro per i blog da una vita, ma non era ancora capitata l'occasione giusta.
Sono buonissimi!!!! L'unico difetto è che sono burrosi, burrosi, burrosi, anzi, burrosissimi!!!
E lo sono talmente tanto che mentre li preparavo pensavo che ci fosse un errore nella ricetta perchè trasudavano letteralmente il burro. Invece era tutto giusto e questo è il prezzo da pagare per un risultato così gustoso!
Potrei dirvi che basta limitarsi e mangiarne uno o due, ma è IMPOSSIBILE!!!!!






La ricetta l'ho presa qui e lei a sua volta ha preso ispirazione da Sigrid del Cavoletto.

Ingredienti (per circa 35 biscotti):

180 gr farina
120 gr burro
100 gr parmigiano grattugiato
1 uovo
sale


(la ricetta originale prevede anche un cucchiaino di peperoncino che io ho omesso)

Procedimento:

Mescolare il burro morbido con il Parmigiano.
Aggiungere la farina, (il peperoncino), pochissimo sale.
Mescolare e infine aggiungere l'uovo.
Impastare velocemente fino ad ottenere un composto omogeneo.
Stendere con il mattarello la pasta all'interno di due fogli di carta da forno fino ad ottenere una sfoglia di 5 mm di spessore.
Mettere in frigo per due ore.
Con un tagliapasta di circa 4 cm ricavare i biscotti, disporli su una teglia rivestita da carta da forno e cuocere a 220° per circa 10 minuti fino a doratura ottenuta.






 

giovedì 26 gennaio 2012

Tronchetto di Natale (...a fine gennaio!!!)




Ve l'ho già detto che sono sempre in ritardo? Si, credo almeno un milione di volte...
Non mi fa onore, però come vi dicevo nel post precedente, sono onesta e ammetto i miei limiti.
Su questa mia pecca ho la mia teoria, ma solo chi come è ritardatario cronico può capire, gli altri sicuramente storcerebbero il muso.
Per farla breve, la teoria afferma che io non sono in ritardo perchè voglio esserlo e non sono di quelli che si alzano tre minuti prima di uscire, ma semplicemente accade sempre qualcosa, sotto forma di imprevisto, che mi costringe irrimediabilmente ad arrivare tardi. Non lo faccio apposta, giuro!
E la fase che precede il mio ritardo è assolutamente concitata e faticosa... insomma uno stress tremendo! Ma sto migliorando le mie perfomances e ultimamente sono riuscita ad arrivare più di una volta in anticipo e confesso che se arrivare prima comporta il fatto di aspettare gli altri... non mi piace!!!!




E anche il dolce che vi propongo oggi è in ritardo. Perchè è natalizio, starete pensando. Sì principalmente per questo.
Però ho voluto strafare e siccome sono onesta ammetterò anche questa mia colpa... il tronchetto della foto l'ho fatto per Natale... ma del 2010!!
Il watermark indica 2012, ma quella è solo la data in cui ho sistemato le foto... questo per farvi capire la quantità di arretrati nel mio archivio...
Vabbè dai, che sarà mai, il tronchetto è buono tutto l'anno, perchè relegarlo al solo periodo natalizio??

Ma torniamo a noi... la ricetta in questo post sarà un semplice rimando ad altri link del mio blog, infatti il dolce è composto da:

- buiscuit
- crema all'arancia senza uova

(cliccate sui nomi per essere reindirizzati alla pagina con la ricetta)

Per la copertura: semplice cioccolato fondente sciolto a bagnomaria. Nella foto è appena stato "colato" sopra al dolce quindi è bello lucido e morbido, ma dopo il riposo in frigo si solidifica per bene. Col senno di poi avrei aggiunto un pò di burro al cioccolato.
Per la decorazione:  pasta di mandorle pronta addizionata da coloranti alimentari.

Ve lo dico, ma non credo sia necessario, per ottenere i rami ho semplicemente accostato due pezzi del biscuit farcito.




E per concludere... con questa ricetta partecipo al contest di CookingKuki:



 

mercoledì 25 gennaio 2012

Biscuit



Un detto recita: "l'onestà paga"... sarà vero?
Fino ad ora soprattutto in campo lavorativo a me non ha portato grandi risultati positivi, anzi, ho sempre visto avanzare chi è stato tutt'altro che onesto, ma voglio pensare che pagherà nel lungo termine.
Il fatto è che se onesto ci si nasce, si potrà correggere il tiro a seguito delle numerose fregature ricevute, ma sarà difficile scostarsi troppo dalla propria natura.

E allora siccome sono onesta non ho fatto la foodblogger perfettina che fotografa solo gli angoli perfetti di un piatto e magari nasconde le parti ammaccate o bruciacchiate. No! A costo di fare brutta figura, ma soprattutto sforzandomi di venir meno alle manie di perfezione tipiche dei nati sotto il segno della Bilancia, vi faccio vedere tutto e vi racconto i retroscena di eventuali risultati imperfetti.
Dopo tutto lo avevo già fatto qui raccontandovi del primo tentativo fallito col Pan di Spagna e qui col risultato fallimentare con l'MMF.
Sbagliando s'impara!

Allora, oggi vi parlerò di un esperimento fatto ormai oltre un anno fa.
Sfogliando il meraviglioso libro "La Grande Pasticceria - Torte e Crostate" edito da Mondadori ad opera dell'Accademia Maestri Pasticceri Italiani avevo deciso di cimentarmi nella preparazione del biscuit che mi sarebbe servito per comporre il dolce che sarà oggetto del prossimo post.
Indecisa tra le diverse ricette di biscuit presenti sullo stesso libro ho scelto quella che troverete a seguire.
Mi è capitato di affermare più volte che i dolci sono il mio punto forte visto che praticamente sempre mi riescono bene già dalla prima volta, anche se, per esempio, la distanza tra me e il maestro Luca Montersino è come andare da Milano a Sidney a piedi...
Ecco il biscuit però non è un dolce qualsiasi... fa parte di quella categoria di preparazioni semplici, ma che possono fregarti. Infatti ha un'insidia principale e io ci sono cascata in pieno.

La difficoltà in questione è quella dei tempi di cottura. Dettaglio che può pregiudicare la composizione del dolce e il risultato finale estetico e di consistenza.
Infatti bisogna attenersi ai tempi di cottura indicati che solitamente indirizzano verso una permanenza in forno breve. Il biscuit va sfornato ancora bello chiaro che potrebbe sembrare crudo. Dico potrebbe perchè in realtà non è crudo per davvero!
Se lo si lascia troppo, vale a dire anche un paio di minuti in più si indurisce.
Se fosse un dolce da mangiare così come viene fuori dal forno, poco male, ma il problema è che il biscuit va farcito e poi arrotolato e se è anche leggermente indurito quando si arrotola rimane rigido o nei casi peggiori si rompe.

Come potete vedere dalla foto inclemente che ho pubblicato sono stata abbastanza fortunata perchè solo la parte finale e solo da un lato si è leggermente indurita, quindi non si è rotta arrotolando, ma è rimasta un pò rigida. L'altro lato invece era a posto (evidentemente il forno era più caldo da una parte) e il sapore era comunque ottimo!

Me lo fate un applauso all'onestà? Avrei potuto fotografare solo il lato venuto bene... ;-)

Ma andiamo a vedere come realizzare il biscuit.

Ingredienti:

4 uova
120 gr zucchero semolato
1 limone non trattato
50 gr farina 00
50 gr fecola di patate
30 gr burro
sale

Procedimento:

In una terrina sbattete i tuorli con lo zucchero con una frusta elettrica.
Quando saranno chiari e spumosi, aggiungere la scorza grattuggiata del limone.
Montate a neve fermissima gli albumi con un pizzico di sale e incorporateli ai tuorli, alternando 1 cucchiaio di albume a 1 di farina precedentemente mescolata con la fecola setacciata.
Unite infine il burro fuso e lavorate finche la pasta sarà liscia e omogenea.

...e qui viene la parte piu delicata... attenzione prego!

Preparate la placca del forno spennelandola con un pò di burro e sovrapponetevi la carta da forno, poi spennellate con altro burro.
Versate l'impasto al centro del foglio e stendetelo delicatamente con una spatola.
Cuocete in forno già caldo a 160° per 12 minuti (mi raccomando, non 10 e non 14!!!!).
A cottura ultimata, rovesciate la pasta su un canovaccio leggermente inumidito.
Spennellate la carta da forno con acqua man mano che la staccate dal biscuit: questo stratagemma semplificherà l'operazione e vi aiuterà ad evitare di rompere il biscuit.
A questo punto, arrotolate la pasta aiutandovi con il canovaccio e lasciatela raffreddare a temperatura ambiente.
Una volta fredda potrete srotolarla, farcirla e riarrotolarla, sempre con grande delicatezza perchè il pericolo di romperla è sempre in agguato!!

lunedì 23 gennaio 2012

...di amicizia, di Sicilia e del "ciavuro" di Scorza d'Arancia... in un post lungo e molto "zuccarato"!

Ho già fatto anche di recente su queste pagine delle considerazioni sul fatto che la vita virtuale fatta di social networks e blogs possa arricchire la vita reale soprattutto grazie alle persone conosciute attraverso la rete.
Quindi sfatiamo la leggenda che essere molto presente in rete voglia dire estraniarsi dal mondo e diventare asociale.

Grazie a FB ad esempio, ho capito come delle persone che conoscevo da secoli nella vita reale non fossero così amiche come mi avevano fatto credere per anni.
E al contrario altre che che nella vita reale non mi avevano del tutto conquistata, grazie ai social network sono state in grado di farsi conoscere meglio per quelle che sono e io ho dovuto piacevolmente ricredermi.

Poi arriva il turno dei blog. Qui si parte da un interesse comune, la cucina in questo caso, cosa che dovrebbe rendere più facile l'instaurarsi di amicizie virtuali che poi magari diventano anche reali. Invece non è sempre così, perchè il mondo dei foodblog è complesso e con il successo che tutto il discorso food sta avendo ultimamente, per molti il blog diventa un lavoro o un veicolo per lavorare nell'ambito della cucina.
E spesso tutto ciò significa anche ottenere una certa popolarità e seguito nell'ambiente. Purtroppo però non tutti sono in grado di gestire questa pseudo fama (si perché di questo si tratta...) e si montano la testa, si ergono a paladini della cucina e guardano dall'alto in basso chi non ha raggiunto cotanti successi (ma de che? ...direbbero a Roma).

Purtroppo ho avuto a che fare con un personaggio simile, che apparso nella foodblogosfera più o meno insieme a me, ha raccolto maggiori successi rispetto a me che, nel frattempo ero affaccendata nella non facile impresa di gestire un'impresa (scusate il gioco di parole voluto!), quindi un filino più occupata di chi può dedicarsi a padelle e post tutti i giorni... fatto stà che la suddetta nuova vip denoiartri, che inizialmente scambiava mail e commenti con me trattandomi alla pari, ad un certo punto, in concomitanza col raggiungimento di quello che forse per lei è la condizione di vip in tema food, ad un incontro durante un evento food mi ha salutata per miracolo e
successivamente mi ha eliminato da FB...
Non farò nomi non tanto per codardia, ma solo per non regalarle pubblicità!
Mi scuso anche per aver contravvenuto ad una delle prime regole per perfetto blogger: "non dire mai male di nessuno!"... anche se in realtà non dico male, dico la verità!


E mentre da psicologa mancata quale sono mi chiedo cosa spinga persone come quella di cui sopra ad agire così, mi arriva l'ennesima prova che per fortuna in rete si conoscono persone decisamente diverse e meritevoli.
Certo con lei è proprio "vincere facile" perchè chiunque l'abbia incontrata, anche solo virtualmente, non può che spendere solo parole positive...
Lei è cuore, è poesia, è semplicità. Pensando a lei rievochi il sole della Sicilia e le parole di Camilleri di cui lei è senza dubbio l'alter ego in ambito culinario.
E proprio la Sicilia, mia terra di origine, è il trait d'union che ci lega e ci ha fatto conoscere sul web... 

Io cercavo la ricetta della Focaccia Messinese e sono felicemente approdata qui nelle pagine del suo blog. 
Prima ancora di provare la ricetta (che poi si è rivelata essere perfetta tanto che ormai è diventata un mio un cavallo di battaglia!) ho trovato nelle suoi scritti, infarciti di frasi e parole in dialetto siciliano (a me familiare e tanto caro) e nelle sue foto, uno stile e una sensazione di essere a casa che mi hanno fatto presagire che non avrei mai più lasciato quelle pagine.
Cosa che non potevo prevedere è che da quella scopiazzatura di ricetta che ho fatto, sarebbe nata un'amicizia tutt'ora solo virtuale, ma che io sento così vera e viva che la distanza Milano-Palermo è assolutamente azzerata nel cuore.
Ma insomma, avete capito "di cu parru avi una minzura"? (trad. per il NoDD: "avete capito di chi parlo da mezz'ora?").
Si, è proprio lei... la Scorza d'Arancia...

Lei c'è sempre quando la disturbo con le mie "minchiate" (passatemi il termine per favore... non leggetelo come una parolaccia, ma con la leggerezza con cui lo direbbe Camilleri!) e soprattutto riesce sempre a sorprendermi! Cosa assai rara!
Lei è quella che di sua spontanea volontà ha deciso di mettere un banner col logo del mio vecchio negozio sul suo blog per aiutarmi quando invece tante persone che mi conoscono da una vita non hanno mai pensato di fare qualcosa per me in un momento di difficoltà.
E lei è anche quella che qualche giorno fa è riuscita a fare arrivare il "ciavuro" di Scorza d'Arancia fino a casa mia a Milano dentro una busta gialla.

Se volete saperne di più, guardate il mio racconto fotografico in 20 vignette semi-serie:












































Ricapitolando:
Claudia Magistro
SCORZA D'ARANCIA
Officina Trinacria Edizioni

Per acquistarlo (cosa caldamente consigliata "picchi i ricetti sunnu di liccarsi i mussa", trad.: "le ricette sono da leccarsi i baffi") è necessario ordinarlo presso le librerie Feltrinelli o Mondadori o ancora su Amazon.


Tanto love amicuzza me... (ma come si fanno i cuoricini sul blog? Boh!)


Torno completamente seria per due minuti e colgo l'occasione del post dedicato all'amica mia, per esprimere tutta la mia solidarietà e il mio appoggio (per quanto valga) alla Sicilia per la mobilitazione che sta portando avanti in questi giorni.
Onore ai siciliani.

venerdì 6 gennaio 2012

Crostata di zucca, marron glacés e cioccolato gianduia (per una sfida) e... l'annuncio di un lieto evento!

Tutto ebbe inizio un paio di mesi fa quando la mia super amichetta Francesca (si... si chiama come me!) mi decantò le lodi di una torta buonissima che aveva mangiato in un ristorante vicino casa sua.
Essendo lei, oltre che una grandissima amica, una delle mie assaggiatrici ufficiali e una fan sfegatata del mio blog e delle mie preparazioni culinarie, decise di propormi una sfida.
Si trattava di provare a riprodurre la suddetta torta pur non avendola mai né assaggiata, né vista dal vivo.

Unici aiutini delle indicazioni sommarie date dallo chef del ristorante circa ingredienti e procedimento e questa foto fatta da lei:





E voi direte, beh, che ci vuole, è come quando trovi una ricetta in un libro e la esegui. Non esattamente.
Se non altro perché in questo caso c’era un vero e proprio termine di paragone, quindi non era sufficiente che fosse solo buona, ma avrebbe dovuto avvicinarsi alla torta orginale.

Ovviamente ho accettato la sfida perché la mia amichetta merita questo ed altro e poi essendo lei “ripiena” di una bimba, ditemi voi come si fa a dire di no ad una donna in attesa!








Presa dalle solite mille incombenze alle quali si erano aggiunte quelle del periodo natalizio, sono riuscita a realizzare e consegnare la torta alla mia amica il 31 Dicembre. Praticamente in time limit, il giorno della scadenza del termine della sua gravidanza!
Il giorno dopo la mia amica, ancora incinta a dispetto del termine, mi ha comunicato che la torta era buonissima e che era talmente vicina di gusto a quella del ristorante che le risultava difficile trovare delle differenze!

Beh, che dire… sfida superata?? Diciamo di sì, anche se esteticamente ci sono state alcune pecche (sono la solita incontentabile perfezionista!).









Ho apportato delle lievi modifiche alle indicazioni di base. Ecco la mia versione.

Ingredienti:

(io ho ottenuto una crostata da 28 cm e 4 piccole crostatine di circa 10 cm l’una)
1 dose di pasta frolla (questa)
1 kg circa di zucca
marron glacés a piacere
200 gr panna da montare
1 cucchiaino di cannella
1 cucchiaino di zenzero
1 cucchiaino di noce moscata
150 gr circa di cioccolato gianduia
80 gr. zucchero*
2 cucchiai di miele*
2 uova

Procedimento:

Stendere la pasta frolla nelle tortiere in uno spessore di circa 5 mm.
Sbriciolare sulla superficie i marron glacés in modo da formare uno strato.
Tagliare la zucca a tocchetti e farla cuocere nel forno.
Una volta cotta passarla al setaccio e aggiungere la panna leggermente montata, le uova appena sbattute, le spezie, il miele.
Versare il composto di zucca sulla base di frolla e marron glacés.
Infornare a 180 gradi e cuocere per circa 40 minuti.
Una volta sfornata e raffreddata la torta, ricoprirla di riccioli di cioccolato gianduia.**

*con zucchero e miele sono stata al minimo sindacale suggerito dallo chef per evitare che l’abbinamento con la dolcezza della frolla e del cioccolato gianduia potessero conferire al tutto un gusto troppo stucchevole.

**come si può vedere dalle foto che raffigurano solo alcune delle tortiere mignon (mentre quella da 20 cm è quella che è stata consegnata alla mia amica), il cioccolato è stato distribuito dopo averlo tritato grossolanamente. Il problema è che ho provato a realizzare dei riccioli con l’attrezzo per fare i riccioli di burro e quelli venuti meglio sono finiti sulla torta principale.
Proseguendo il lavoro, la tavoletta di cioccolato si era assottigliata e, insieme al fatto che il cioccolato gianduia è molto più scioglievole di quello normale, è stato impossibile realizzare dei riccioli perché si spezzava tutto!
Così ho conservato in frigo il cioccolato tritato per poi ricoprire le tortine solo al momento di servirle.









LIETO ANNUNCIO!!!!!!
Dopo una notte insonne a causa del probabile arrivo di un bel raffreddore, stamattina mi sono svegliata nervosissima…
Per fortuna il risveglio è stato allietato dalla bellissima notizia che la bimba della mia amica Francesca ha finalmente deciso di venire alla luce! Che emozione!!!

Ecco a voi la prima immagine scattata dal suo papà (e che io ho "rubato" da Facebook e ho semi-ombrato per difendere la sua privacy, manina a parte) della piccola Giulia!





Benvenuta piccolina… preparati perché la zia Fra non vede l’ora di spupazzarti e fatti svezzare presto perché ho in serbo delle belle sorprese culinarie fatte apposta per te!! :-)


Con questa ricetta partecipo al contest:



Il banner dovrebbe linkare qui ,  ma Blogger fa i capricci... :-(



Partecipa anche al
al contest di In Punta di Coltello, Dolci & delizie di Giusy, Il Mio saper fare




domenica 1 gennaio 2012

Anno nuovo, blog compleanno e novità!!!

Ed eccoci sbarcati nel 2012!
Diversi oroscopi parlano di anno del riscatto della Bilancia, ove per godere di tale riscatto spero non si debba ricorrere ad un rapimento!! ;-)
Gli astrologi sono concordi nel dire che l'anno comincerà in sordina, ma a giugno inizierà il periodo strepitoso proprio in concomitanza con l'inizio dell'allontanamento di Saturno che da qualche anno rema contro il mio segno. La sua dipartita si completerà il 5 ottobre che, caso vuole, sia il giorno successivo al mio 25esimo (+10) compleanno! E speriamo!!!

Nell'attesa di tutto questo splendore confermo di aver cominciato l'anno in maniera molto down...
Pur non avendo festeggiato il Capodanno in maniera esagerata (visto che non amo particolarmente questa smania di dover per forza festeggiare perchè lo fanno tutti!) stamattina mi sono svegliata stremata e ho passato l'intera giornata passando dal letto alla scrivania, con qualche breve passaggio in cucina a causa dell'alternanza tra nausea e fame.

Ma veniamo alle cose importanti... oggi non è solo Capodanno, ma è anche il....

TERZO COMPLEANNO DEL BLOG!!!!!!!!

Povero il mio blog... passa il tempo, ma io resto sempre una blogger inqualificabile... Cucino, fotografo, mangio (anche troppo!), delizio amici e parenti, ricevo complimenti e pure ordinazioni, ma poi mi perdo nella parte finale, quella della pubblicazione... e non perchè non mi piaccia, ma semplicemente perchè c'è sempre qualche impedimento. Migliorerò, vedrete.

Ad aggravare il tutto c'è che nonostante io sia una blogger poco costante, ho sempre voglia di sperimentare cose nuove e da qualche tempo c'è qualcosa che bolle nella pentola della Fra...
Vi ricordate il post del giorno del mio compleanno? No??? Ma come.??? Vabbè rinfrescatevi la memoria leggendo qui.
Vi parlavo di una toTTa che avrei fatto per festeggiare i miei 24+10 anni e che come idea avrebbe dovuto farmi superare me stessa, anche se in realtà era sufficiente che fosse diversa da quelle che si sono viste in questo blog fino a quel momento. E concludevo il post con una foto enigmatica, quasi un rebus che rimandava a fine settimana per svelare l'arcano. Poi ovviamente presa dal trasloco di casa e da altre cose non ho più svelato nulla...
Ieri nel post di addio al vecchio anno ho di nuovo dato un anticipazione parlandovi del... "rosa" che non è solo un colore, ma molto di più per me...

Insomma tutta sta manfrina per dire che da qualche mese ho iniziato a mettere le mani in pasta, ma non in una pasta qualsiasi, bensì nella pasta di zucchero! E sono ufficialmente entrata nel tunnel...
Così, visto che sono la solita Bilancia precisina ed esteta ho ritenuto opportuno aprire un blogghino dedicato ai soli dolci decorati, non solo in pdz, ma anche in glassa reale.
Al momento è ancora un vero e proprio cantiere, ma l'intenzione è quella di pubblicare tutti i miei esperimenti, da quelli iniziali chiaramente approssimativi, a quelli che spero arriveranno in futuro e che saranno sempre migliori... una sorta di diario della mia esperienza per ora da autodidatta.

Ed ecco a voi l'header! Cliccatelo e accederete al mio mondo zuccherato! E troverete anche una pagina dedicata alla spiegazione della "filosofia del rosa"...




...e c'è anche una pagina Facebook dedicata...




...allora seguitemi anche in questa nuova avventura tutta rosa e zuccherata!!